Crescono gli investimenti dei business angel italiani

Tracciare gli invstimenti dei business angel è sempre stato difficile e da sempre ci prova Iban, l’associazione nazionale dei BA, con la supervisione scientifica del professor Vincenzo Capizzi dell’Università del Piemonte Orientale e della SDA Bocconi. Oggi gli investimenti sono sempre più operazioni in syndacation o promosse attraverso le piattaforme di equity crowdfunding, quindi il peso degli angel effettivo, contribuisce ad operazioni che vede coinvolti molti operatori del mercato. Inoltre, la Survey Iban è assolutamente volontaria e lascia quindi fuori parte degli investimenti. I dati raccolti, oltre che scattare la fotografia e mappare qualitativamente gli investimenti, possono essere considerati conservativi.

I business angel italiani hanno investito nel 2021 almeno 935 milioni, +132,5% rispetto al 2020.

Rispetto al 2020 una cifra quasi raddoppiata quella che i business angel hanno investito in autonomia nelle startup italiane, che nel 2021 raggiunge i 91 mln di euro per 100 operazioni di investimento, rispetto ai 51 mln di euro per 96 operazioni del 2020. I dati evidenziano che anche l’investimento medio dei business angel per ogni operazione in autonomia è quasi raddoppiato.

Si conferma prevalente per i business angel italiani l’investimento in syndication con i fondi di VC, che rappresenta il 72% delle operazioni monitorate dalla Survey IBAN: incremento degli importi raccolti quasi triplicato, che arriva nel 2021 a quota 812 mln di euro rispetto ai 325 mln di euro del 2020, per 116 operazioni rispetto alle 108 del 2020.

In costante crescita negli ultimi tre anni anche l’investimento dei business angel in operazioni di equity crowdfunding, che nel 2021 arriva a 32,5 milioni di euro per 124 operazioni.

In ripresa quest’anno, la percentuale di donne investitrici che sono il a toccare il 14% del totale, con più di una su tre che ha fatto almeno un investimento in aziende fondate da altre donne.

La Survey 2021 per la prima volta indaga anche sull’importanza degli aspetti ESG e di impact investing, verificandone la relativa importanza nelle decisioni di investimento: il 65% degli investitori applica criteri di valutazione ESG e/o di impact investing nel valutare le opportunità di investimento.

Paolo Anselmo, Presidente di IBAN, ha commentato: “Continua a crescere nel 2021 il ruolo dei business angel nel venture capital in Italia. Più di una operazione su due e più della metà del miliardo circa raccolto nelle operazioni di investimento in startup italiane nell’ultimo anno coinvolge business angel. Gli investitori individuali italiani si confermano inoltre più attivi di quelli di altri paesi europei, come la Francia: nel 2021 infatti i business angel francesi hanno investito in autonomia circa 70 mln di euro, mentre in Italia questa cifra è stata di oltre 91 mln di euro. Ben 21 milioni di euro in più investiti dai business angel italiani senza il supporto dei fondi, in un mercato, come quello francese del venture capital, che è circa sei volte superiore a quello italiano per cifre investite nelle startup”.

  Il settore di maggiore interesse per i business angel si conferma essere quello dell’ICT su cui si focalizzano il 36% degli investimenti effettuati (valore pressoché invariato rispetto al 30% del 2020 e 35% del 2019). All’interno di questo gruppo di operazioni permane rispetto al 2020 l’alto numero di startup che propongono servizi tecnologici rivolti alle imprese (Enterprise Technologies, 63% delle operazioni ICT), un cambio di tendenza rispetto agli anni precedenti in cui la maggior parte degli investimenti nel settore riguardava servizi rivolti ai privati. Seguono il settore Alimentare (12%), con una forte componente Foodtech, Healthcare (10%), confermando il forte interesse degli investitori nell’ultimo triennio verso le startup nel contesto della sanità, e Altri Servizi (10%).

Per un dettaglio maggiore CS_SurveyIBAN2021.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

    Iscriviti alla newsletter