Auto elettriche, boom delle colonnine di ricarica

Quando abbiamo iniziato la nostra campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe sapevamo che GASGAS stava toccando un tema molto caldo, oggetto di grande attenzione, ma l’interesse suscitato ha superato ogni aspettativa. In meno di 10 giorni abbiamo superato e addirittura raddoppiato l’obiettivo minimo di raccolta di 100mila euro, ma è successo anche altro. Sono arrivate tantissime manifestazioni di interesse da parte di imprenditori che intendono installare, presso le proprie attività, le nostre colonnine di ricarica destinate ai veicoli elettrici”. L’entusiasmo è alle stelle per Alessandro Vigilanti, co-founder e Ceo di GASGAS, la startup, pmi innovativa dal 2021, con sede a Milano e Udine, che pone al centro del proprio business la gestione innovativa delle colonnine elettriche di ricarica; è stata fondata da Alessandro, Stefania e Francesco, imprenditori e professionisti nel campo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. Il boom d’interesse per le colonnine è giustamente trainato dal trend di vendite di auto elettriche che nel mondo è  cresciuto del 41% nel 2020 con tre milioni di nuovi veicoli venduti – al contrario dell’industria automobilistica globale che ha subito una contrazione del 16%. Le previsioni sono più che rosee per i prossimi dieci anni, secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie), e le vendite schizzeranno in base a quanto a livello governativo sarà stabilito per ridurre le emissioni e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e climatici. Gli automezzi “green” sono ovviamente il futuro, gli unici ostacoli sembrano al momento sembrano essere lo sviluppo di batterie più performanti e ancora più verdi e i costi dei veicoli che sono ancora più elevati e non alla portata di tutti. Ma la rivoluzione dell’auto elettrica è arrivata e le colonnine, dunque, servono, e GasGas intende sviluppare la più estesa rete di stazioni di ricarica in Europa, le GASGAS Station, per una mobilità sostenibile e facilmente accessibile. “Stanno arrivando circa 200 richieste a settimana da parte di attività commerciali e industriali che vogliono ospitare una colonnina di ricarica. Piemonte e Toscana sono le regioni più interessate”, spiega Vigilanti  in una nota stampa.”Di tutte le richieste, almeno il 30% arriva da ristoranti e alberghi, luoghi dove le persone sostano tendenzialmente più di un’ora e dove ricaricare la propria auto non rappresenta certo uno spreco di tempo. Un altro 20% di richieste arriva da bar, pub e aree di sosta più breve, ma è sintomatico che metà delle domande complessive provenga dal mondo della ricettività e della ristorazione. Un buon 10% è poi costituito da attività di servizi alla persona, come centri estetici e palestre e un altro 10% da centri commerciali e piccoli esercizi. Interessante che un ulteriore 20% delle richieste arrivi da attività industriali dove aziende lungimiranti stanno pensando di rinnovare le proprie flotte di autoveicoli tradizionali con modelli elettrici e offrire ai propri dipendenti la ricarica della propria auto come benefit nei confronti di una transizione verso una cultura più green. Tra i restanti, vanno poi segnalati anche diversi grandi condomini, per iniziativa dei residenti o degli amministratori”. GasGas ha basato il suo modello di business proprio sul concetto di mettere le colonnine dove sia possibile sfruttare i tempi di attesa: palestre, centri commerciali, ma anche alberghi e ristoranti. Inoltre, punta molto sull’offerta in abbonamento di un programma di membership esclusiva per e-driver, che potranno pagare un canone fisso indipendentemente dal numero di kWhL’interesse per la mobilità elettrica è enorme: eppure in molti rimandano l’acquisto di un’auto full-electric perché i punti di ricarica sono pochi, spesso situati in luoghi scomodi e privi di servizi interessanti”, aggiunge Stefania Menguzzato, co-founder & General Manager di GASGAS. La rivoluzione di GASGAS è proprio questa: portare le colonnine dove servono, dove la gente le vuole. Per questo la startup friulana ha coinvolto nel progetto di sviluppo della propria rete i proprietari di punti di interesse particolarmente qualificati per l’utente, a partire da negozi, bar, ristoranti e distributori di carburante. E la risposta c’è stata.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

    Iscriviti alla newsletter