D-Orbit sigla accordo con Esa per i microlanciatori commerciali

D-Orbit ha annunciato, tramite la sua filiale britannica, la firma di un contratto con l’Agenzia spaziale europea (Esa) nell’ambito del progetto Boost! Project all’interno del Commercial space transportation services and support programme. Il Responsive microlauncher service, un servizio che offre il trasporto e rilascio end-to-end di payload in orbita, utilizzerà i piccoli lanciatori che saranno lanciati regolarmente dal Regno Unito a partire dal 2022. Secondo quanto stabilito dal contratto, D-Orbit si concentrerà sul coordinamento logistico e sulla standardizzazione dei processi tra i diversi spazioporti europei e i fornitori di lanciatori. D-Orbit è nella posizione ideale per offrire servizi di trasporto spaziale commerciale end-to-end in linea con le ambizioni e i requisiti del progetto Boost! di Esa. La filiale britannica di D-Orbit giocherà un ruolo chiave a sostegno delle nuove capacità europee di microlanciatori di piccoli satelliti, con particolare attenzione al Regno Unito. “Puntiamo a sfruttare la posizione privilegiata di D-Orbit nella catena del valore e a sviluppare una serie di servizi a valore aggiunto dedicati al segmento dei piccoli satelliti, con l’obiettivo di guidare attivamente il business verso questi nuovi attori del mercato: riteniamo che questa sia l’opportunità per il business del Regno Unito – commenta in una nota Chris Brunskill, head of programmes della filiale inglese di D-Orbit – Il supporto di Boost! è un fattore e un catalizzatore fondamentale per realizzare tempestivamente questa visione, lavorando insieme per raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Governo nella Revisione Integrata e nella Space Growth Strategy” Grazie a una missione completata con successo, una attualmente in corso, e un’altra appena lanciata a bordo della missione Transporter-2 di SpaceX, Ion Satellite Carrier, il veicolo di trasporto orbitale dell’azienda, ha già dimostrato la capacità di trasportare piccoli satelliti nello spazio e rilasciarli con precisione in slot orbitali indipendenti (ne abbiamo scritto qui). Approfittando delle nuove dinamiche dei micro-lanciatori, il contratto nell’ambito del Commercial Space transportation services and support programme introdurrà questo servizio nel Regno Unito, insieme a una serie di servizi integrativi pensati per rispondere al meglio alle esigenze degli utenti, posizionando D-Orbit quale elemento chiave della catena di approvvigionamento nel trasporto spaziale del Regno Unito. Il contratto Boost! tra Esa e D-Orbit introduce un nuovo servizio di trasporto spaziale commerciale e arricchisce le opportunità di lancio specificamente pensate per il fiorente mercato dei piccoli satelliti. Ciò stimolerà l’economia europea e la commercializzazione dello spazio, in linea con l’agenda 2025 di Esa” aggiunge Thilo Kranz, Commercial Space Transportation Programme Manager di Esa. Il team britannico di D-Orbit sarà l’interfaccia principale tra gli operatori satellitari e gli operatori di lancio. Per ogni satellite o payload, D-Orbit identificherà la combinazione microlanciatore-spazioporto migliore in considerazione delle dimensioni del satellite, la sua orbita operativa e la finestra di lancio desiderata. Il progetto è inoltre sostenuto dal team portoghese di D-Orbit che seguirà lo sviluppo del software di gestione dei servizi avanzati, un’estensione del già esistente pacchetto software per il controllo di missione chiamato Aurora. Il progetto stabilisce anche una nuova partnership con lo spazioporto Spaceport Cornwall e rappresenta una collaborazione ad ampio raggio con i principali attori della catena di fornitura. Inoltre, nelle fasi iniziali il progetto includerà la progettazione di una variante della piattaforma Ion, la quale verrà prodotta in seguito utilizzando componenti della catena di approvvigionamento del Regno Unito. L’Agenzia spaziale britannica (Uksa) ha investito 12 milioni di sterline nel programma Boost! nel 2019, uno dei più grandi investimenti degli stati membri dell’Esa. Il valore complessivo del contratto per D-Orbit e i partner del consorzio è pari a 1.6 milioni di sterline, di cui 1 milione di sterline derivante da contribuzioni da parte di Uksa e Pt Space. Il finanziamento consentirà a D-Orbit di beneficiare delle strutture avanzate, dei team tecnici e delle reti commerciali dell’Agenzia spaziale europea. Ian Annett, vicedirettore generale dell’Agenzia spaziale britannica dice: “Questo finanziamento è una notizia eccellente per D-Orbit e per il settore spaziale del Regno Unito. I servizi standardizzati di trasporto end-to-end di D-Orbit promuoveranno una maggiore coesione tra gli spazioporti europei e i fornitori di lancio, incoraggiando una maggiore collaborazione internazionale. Questo sostegno, insieme al talento di classe mondiale nel settore spaziale, ben posizioneranno il Regno Unito per sfruttare le opportunità che il lancio commerciale dal territorio nazionale porterà”. La sede del nuovo servizio sarà lo Spaceport Cornwall Centre for space technologies, quale punto di accesso in collaborazione con altri spazioporti situati nel Regno Unito e in Europa. Il consorzio comprende inoltre due operatori basati in due ulteriori spazioporti: ScotSpace presso il Prestwick Spaceport, che agirà come centro logistico, di integrazione e di supporto alle operazioni per i siti di lancio scozzesi del progetto e fornirà accesso ai servizi di lancio locali, e l’Atlantic spaceport consortium (Asc), situato nelle Azzorre, in Portogallo. L’Asc guiderà una componente portoghese di supporto al contratto Boost! e dimostrerà la fattibilità operativa per implementare il Responsive microlauncher service dalle Azzorre, compreso lo sviluppo e il dispiegamento di alcuni degli elementi infrastrutturali richiesti. Asc è supportata da Optimal structural solutions, come fornitore di infrastrutture e rappresentanza della catena di approvvigionamento, e Ilex Space, come rappresentante degli utenti finali e broker commerciale. Il contributo della componente portoghese del progetto permetterà a D-Orbit di fornire ulteriori opzioni di lancio grazie alla definizione di pratiche standardizzate tra diversi spazioporti. “Lo sviluppo di un ecosistema spaziale sull’isola di Santa Maria, nelle Azzorre, è una delle sfide strategiche dell’Agenzia spaziale portoghese, quindi è con grande interesse che sosteniamo il progetto Responsive microlauncher service, così come i progetti di altre aziende integrati nel programma Boost! che stanno contribuendo allo sviluppo della capacità dell’industria portoghese”, spiega Ricardo Conde, presidente dell’Agenzia spaziale portoghese. Virgin Orbit, la società di lancio di Richard Branson, e Skyrora, un fornitore leader di micro-lanciatori, lavoreranno con D-Orbit per garantire che il servizio sia completamente adattato alle caratteristiche delle loro rispettive offerte. Anche Sky and space company (Sas) sarà coinvolta, come parte dei suoi servizi professionali, in qualità di operatore satellitare di riferimento, cliente del payload e utente finale del servizio. Ulteriore partner sarà Satellite applications catapult, il quale sosterrà le indagini di mercato, la definizione del servizio e il collegamento con Spaceport Cornwall relativamente alle specifiche, il finanziamento e il funzionamento delle strutture fisiche del servizio.

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