Decentralized Finance, la nuova frontiera per gli investimenti

Heinrich Zetlmayer, Paolo Guida, Sebastian Markowsky, Luca Burlando, Leeor Groen, Deyana Nedeva e Giovanni Meggiolaro di Blockchain Valley Ventures scrivono in questo articolo per Startupbusiness come la cosiddetta Decentralized Finance, o DeFi, sta crescendo e quale impatto sta avendo nel mondo degli investimenti, l’articolo prende spunto dal report che hanno da poco pubblicato e che è possibile richiedere a questo link .   Il report tratteggia per la prima volta, seguendo un approccio approfondito e quantitativo, i punti salienti del mondo noto come Decentralized Finance. Negli ultimi anni si è parlato molto di cryptovalute, ovvero di valute digitali che possono essere utilizzate per acquistare beni e servizi usando un registro delle transazioni totalmente trasparente e verificabile, ma anche estremamente sicuro grazie a tecnologie di crittografia avanzata. Più recentemente si è iniziato a parlare di DeFi, ovvero della possibilità di rendere fruibili prodotti di natura finanziaria tramite la tecnologia degli smart contract. Quest’ultima, insieme ad appropriate logiche di incentivi economici e di market design, permette di eliminare gli intermediari e di fornire funzionalità tipiche dei servizi finanziari in un ambiente totalmente automatizzato e decentralizzato, ma anche estremamente sicuro grazie alla crittografia. Il quadro che risulta da questa ricerca, al netto delle oscillazioni del mercato, è quello di una nuova asset class che è destinata a crescere e svilupparsi nel tempo. A fine aprile 2021: – le criptovalute nel loro complesso avevano raggiunto in poco tempo quasi 1,3 miliardi di controvalore in dollari – il segmento DeFi a sua volta ha raggiunto un valore di 90 miliardi di dollari in meno di 18 mesi e con ampi margini di ulteriore crescita in quanto rappresenta solo il 5-7% del totale del settore delle criptovalute secondo la metrica utilizzata. Blockchain Valley Ventures ha analizzato finanziamenti, rendimenti, driver di valore e dinamiche di settore per un pool di oltre 100 progetti DeFi con una capitalizzazione di mercato al 30 aprile 2021 di almeno 50 milioni di dollari. La ricerca ha evidenziato come DeFi abbia attirato oltre un miliardo di dollari di finanziamenti dal 2017, inizialmente soprattutto tramite token, successivamente da investitori istituzionali e fondi di venture capital. Gli Stati Uniti e l’Asia hanno fatto la parte del leone con quasi il 40% ciascuna del totale, con l’Europa chiaramente in ritardo. Il 2021 ha avuto un avvio molto dinamico, con un trend che, se dovesse continuare, porterebbe il totale investimenti a raddoppiare o triplicare rispetto al 2020. Oltre ai VC americani, una generazione di nuovi investitori specializzati, per lo più con radici asiatiche, ha cavalcato l’onda. I ritorni sono stati eccezionali, con il 60% dei progetti che ha generato un multiplo di almeno tre volte rispetto al capitale investito (battendo agevolmente il ritorno di 3x storicamente garantito dai migliori VC Usa ed europei). Nel 30% dei progetti analizzati, gli investitori hanno realizzato un ritorno di oltre 10x, con l’ulteriore vantaggio di un liquidity event (ovvero la quotazione del token) molto più veloce, spesso inferiore all’anno. Il vintage, ovvero l’anno dell’investimento, tende ad avere un’importanza significativa, con ritorni eccezionali (multipli vicini a 95x) per i progetti avviati nel 2019, ovvero nel cosidetto crypto winter, confermando che avere un approccio all’investimento contrarian spesso paga. Anche le iniziative avviate nel 2017, 2018 e 2020 hanno generato ottimi ritorni. Da un punto di vista settoriale, gli exchange decentralizzati e gli aggregatori di liquidità hanno fornito i migliori rendimenti (rispettivamente 46x e 22x), con singoli progetti che hanno restituito fino a 762x (semplicemente confrontando il prezzo attuale con il prezzo alla quotazione del token), battendo facilmente il mercato, ovvero i ritorni di Bitcoin ed Ethereum, rispettivamente pari a 8x e 22x nello stesso periodo. Le prestazioni DeFi possono essere spiegate dai seguenti driver: – la capacità di generare liquidità e volumi successivamente alla quotazione – l’efficacia nell’incoraggiare la community a contribuire le loro risorse e mantenere i portafogli con un saldo attivo (segno di partecipazione attiva alla vita della community) – l’abilità nel creare una narrazione e un sentiment sui social media positivi attorno al progetto – team eccezionalmente snelli (il progetto medio ha circa 10 risorse a tempo pieno) ed efficienza del capitale (il round di finanziamento medio è stato inferiore a 10 milioni di dollari) grazie alla componibilità della tecnologia degli smart contract. La ricerca ha ulteriormente evidenziato come a livello settoriale: – vi sia una tendenza alla concentrazione, con 2/3 operatori che rappresentano un’ampia quota di Total value locked (Tvl), capitalizzazione di mercato e volumi di scambi – sia fondamentale la capacità di attrarre liquidità e creare un community attiva – dal momento che il capitale è alla costante ricerca dei migliori ritorni, i tassi di abbandono (churn rate) sono relativamente alti ed è probabile che si possa assistere ad una compressione delle fee – il riconoscimento e la reputazione di un brand tendono a diventare fondamentali nel lungo periodo, tendendo a favorire i leader che riescono a difendere una maggiore quota di mercato – l’innovazione di prodotto rimarrà importante nel medio termine, ma con confini sempre più sbiaditi fra le varie iniziative che tenderanno ad offrire funzionalità simili fra loro – A causa dell’ampio potenziale di crescita delle criptovalute, i leader del mondo DeFi hanno la possibilità di crescere molto rapidamente e di raggiungere dimensioni significative. Le rigide normative sugli intermediari finanziari hanno mantenuto le innovazioni introdotte dalla tecnologie DeFi limitate al mondo delle criptovalute. Blockchain Valley Ventures è tuttavia fortemente convinta che DeFi possa avere un impatto profondo sulla finanza tradizionale, contribuendo ad una trasformazione radicale di settori quali pagamenti, asset digitali o remittance (ma potenzialmente anche molti altri), contribuendo a renderli più efficienti e migliorando la vita delle persone.   Photo by John Adams on Unsplash

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