Venture capital in Europa, il report 2020 di PitchBook conferma i dati positivi

PitchBook, ha pubblicato il 2020 Annual European Venture Report (scaricabile a questo link), che rileva come il valore dei deal venture capital è rimasto elevato rispetto all’anno precedente e ha stabilito un nuovo record annuale nonostante la covid-19 e i conseguenti danni macroeconomici. Le opportunità indotte dalla pandemia e le società di VC operative nell’ambito della tecnologia e della sanità si sono trovate in buona posizione per crescere e proseguire nella strategia ormai decennale che vede aumentare progressivamente il valore dei deal (qui avevamo pubblicato i dati relativi al terzo trimestre 2020). Il capitale dagli Stati Uniti è fluito liberamente in Europa e il valore delle operazioni con la partecipazione di corporate VC (CVC) ha stabilito un nuovo record annuale. Dopo un inizio letargico, il valore delle exit ha preso slancio nel corso dell’anno, con uno dei migliori risultati trimestrali di sempre nel quarto trimestre. La pandemia ha creato condizioni di mercato favorevoli per le aziende sostenute dai VC in cerca di un exit in settori come il biotech e il farmaceutico. Anche la raccolta fondi del VC europeo ha raggiunto un livello record nel 2020, dimostrando come gli LP (Limited partner) e i GP (General partner) di tutto il continente si siano scrollati di dosso le preoccupazioni a lungo termine poste dalla covid-19. I processi di fundraising si sono adattati con successo agli strumenti remoti, mentre i veicoli VC più grandi hanno attirato nuovi capitali da sia investitori già a loro noti, sia da investitori nuovi che hanno deciso di puntare a opportunità a prova di pandemia e indotte dalla pandemia. Le restrizioni sui viaggi, le recessioni e i settori colpiti non hanno soffocato gli impegni degli LP che hanno fornito ai GP livelli record di capitale da mettere al lavoro nel 2021. “Pochi hanno previsto la crescita dell’attenzione degli investitori verso il VC nel 2020. Mentre altre asset class si sono sbriciolate in mezzo a una diffusa volatilità, l’ecosistema VC in fase di maturazione in Europa, e il venture capital come strategia di investimento, hanno mostrato una notevole resilienza con dealmaking, raccolta fondi e partecipazione CVC che hanno raggiunto livelli record” – dice Nalin Patel, PitchBook EMEA private capital analyst -. Riteniamo che il capitale continuerà a riversarsi nelle aree colpite dalla pandemia man mano che inizierà la fase di recupero e che il fascino di un ritorno alla normalità spingerà il capitale verso le risorgenti tendenze pre-pandemiche, e le due cose si combineranno per mantenere alta l’attività complessiva del VC nel 2021″. I numeri del venture capital in Europa nel 2020: gli investimenti Il valore delle transazioni VC ha raggiunto un nuovo record annuale di 42,8 miliardi di euro attraverso 9.341 deal, vale a dire un aumento del 14,8% su base annua rispetto al precedente record stabilito nel 2019. I deal di dimensioni superiori a 25 milioni di euro hanno rappresentato un record del 61,8%, pari a 26,5 miliardi di euro, del capitale investito nel 2020. Il round late-stage da 560,0 milioni di euro di CureVac (ne abbiamo scritto qui) nel Q3 è stato il più grande affare dell’anno. Anche Klarna, Deliveroo, N26, Revolut e Northvolt hanno chiuso accordi per oltre 500 milioni di euro, mentre solo due aziende hanno raccolto una tale somma nel 2019. Gli investitori hanno investito 14,5 miliardi di euro nel settore del software attraverso 2.123 deal, segnando un aumento marginale del 7,9% su base annua del valore degli investimenti e un calo più sostanziale del 22,3% su base annua del numero dei deal. Il settore del software resta quello che attrae più investimenti rappresentando un terzo del valore totale dei deal dei VC europei nel 2020, ma gli investimenti in startup biotecnologiche e farmaceutiche sono saliti del 41,1% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 5,4 miliardi di euro. Tutte le regioni, a parte l’Europa centrale e orientale, hanno superato i rispettivi valori di deal del 2019. Il Regno Unito e l’Irlanda sono sempre in cima alla classifica degli investimenti con un record di 14,3 miliardi di euro nel 2020, fornendo un terzo del totale in Europa nonostante la Brexit. La partecipazione dei CVC ha maturato 19,4 miliardi di euro di valore nel 2020, superando facilmente il precedente record di 15,6 miliardi di euro stabilito nel 2019. I CVC hanno partecipato a molti dei più grandi round del 2020, tra cui il round da 527,6 milioni di euro di Deliveroo e quello da 106,2 milioni di euro di Hopin. Le exit Nonostante la volatilità del mercato, il valore totale delle exit di capitale di rischio in Europa è aumentato del 13,9% rispetto all’anno precedente fino a 18,6 miliardi di euro attraverso 697 operazioni. Il mercato europeo delle uscite ha guadagnato slancio dopo un Q1 letargico, chiudendo con 7,6 miliardi di euro di valore nel Q4. Le aziende biotecnologiche e farmaceutiche hanno capitalizzato l’aumento dell’interesse per il settore, assicurandosi 6,7 miliardi di euro di valore delle venture exit nel 2020, ovvero il 35,9% del totale europeo. Le exit degne di nota nel settore includono le IPO di CureVac e ADC Therapeutics, entrambe per un totale di oltre 200 milioni di euro, e l’acquisizione di Themis Bioscience, che ha venduto per 1,1 miliardi di euro. Come nel 2019, la regione DACH (Austria, Germania e Svizzera) ha generato la maggior liquidità di qualsiasi ecosistema europeo, chiudendo su 4,6 miliardi di euro nel 2020, ovvero il 24,7% del totale del continente. L’esperienza della regione nello sviluppo di aziende biotecnologiche e farmaceutiche di grande valore ha rafforzato le cifre di exit. Le IPO sostenute da VC sono cresciute leggermente a 50 nel 2020 da 46 nel 2019, suggerendo che alcune startup erano rialziste e disposte a quotarsi anche in un anno così turbolento. La rinascita delle azioni pubbliche e la mancanza di quotazioni nel secondo e terzo trimestre hanno creato una domanda repressa di IPO, e le startup healthcare come Compass Pathways (citata in questo articolo ), Freeline e Nanox hanno deciso che era il momento perfetto per uscire allo scoperto. Il fundraising I fondi VC europei hanno raccolto la cifra record di 19,6 miliardi di euro nel 2020, che rappresenta un aumento del 35,2% rispetto all’anno precedente. La quantità di fondi VC chiusi è salita a 172, invertendo un calo di due anni. I fondi VC superiori a 100 milioni di euro hanno rappresentato l’82% del capitale totale raccolto in Europa nel 2020, appena al di sotto del picco dell’83,8% stabilito nel 2019, e ci si attende che continuino a guadagnare quota nel 2021. Le dimensioni dei fondi sono aumentate nell’ultimo decennio, facendo lievitare il capitale complessivo raccolto di anno in anno. Il Regno Unito e l’Irlanda hanno raccolto il maggior capitale per i fondi di venture con 5,1 miliardi di euro, superando di poco la regione DACH, che ha raccolto 5 miliardi di euro nel 2020. In un report separato PitchBook ha anche rilevato i dati di fundraising, deal ed exit per i diversi Paesi europei e anche relativamente agli ecosistemi delle principali città. Per quanto riguarda la raccolta al primo posto c’è il Regno Unito con oltre 3,8 miliardi di euro nel 2020, l’Italia è all’ottavo posto con 720 milioni di euro, nei deal è interessante il dato cumulato che comprende gli anni dal 2015 al 2020 in cui si vede che il Regno Unito ha generato investimenti complessivi per 56,7 miliardi di euro, mentre l’Italia raggiunge quota 1,7 miliardi di euro posizionandosi al 14esimo posto in Europa subito dopo la Norvegia e subito prima dell’Austria. Guardando alle città e sempre considerando il dato cumulativo degli ultimi 5 anni è Londra a guidare la classifica con un totale di 37,5 miliardi di euro investiti, Milano è 12esima con 958 milioni di euro, subito dopo Oslo e subito prima di Manchester. L’analisi dell’andamento dell’ecosistema italiano delle startup nel 2020 la potete leggere qui.   Photo by Christian Lue on Unsplash

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