Crowdfunding sociale, chiusa con successo la campagna per Valentina Pitzalis

Con oltre 127 mila euro raccolti, si chiude la campagna di crowdfunding sociale volta ad aiutare Valentina Pitzalis, vittima di un tentativo di femminicidio da parte del marito che le ha dato fuoco ed è morto nel rogo da lui stesso provocato. La donna sopravvissuta alla tragedia che l’ha resa disabile, è diventata successivamente vittima di una campagna di odio online senza precedenti nel nostro Paese. In tutti questi anni accanto a lei c’è stato il sostegno dell’associazione Fare x Bene onlus cui si è aggiunto più recentemente quello della startup a vocazione sociale COP – Chi odia Paga, piattaforma legaltech contro l’odio online che gestiste anche una piattaforma di crowdfunding sociale, nella quale enti del terzo settore possono proporre campagne per il finanziamento di specifici progetti. Grazie alla collaborazione tra Fare x Bene e COP, per Valentina si chiude un incubo: la donna, infatti, ha dovuto affrontare un’ inchiesta durata 3 anni e aperta a causa dell’accanimento della famiglia del suo carnefice e degli attacchi d’odio subiti online, accumulando circa 100 milioni di euro di spese legali. Proprio per far fronte a tali spese si è pensato al crowdfunding, che tra il 25 novembre e Natale ha raggiunto la cifra di 106.861 mila euro. A questa somma si aggiungono poi quelli raccolti tramite altri sostenitori: ad esempio, Chiara Ferragni e Fedez, che hanno lanciato un’asta di raccolta fondi parallela destinata alla causa, che ha raggiunto una somma di ben ​11.350 euro​; a loro si sono aggiunti altri influencer, sportivi e artisti, personalità e personaggi provenienti da mondi diversi, uniti per un unico scopo: gridare a gran voce a Valentina e a tutte le donne vittima di violenza “non siete più sole”.

In molti, anche attraverso donazioni più esigue, hanno risposto alla richiesta di aiuto di Valentina: 4.107 persone (con una media di circa 26 euro per donazione) per un ​totale di 127.811 euro​.

“Grazie a FARE X BENE e a Chi odia paga per aver creduto da subito che questo successo sarebbe stato possibile e avermi accompagnata, in maniera completamente gratuita, con professionalità, passione e trasparenza. – dice Valentina – Vorrei abbracciare virtualmente tutte le persone che mi hanno aiutato e donato anche solo 1 euro affinché potessi chiudere i conti con il passato e ricominciare a guardare con fiducia al futuro. Lo farò impegnandomi per tutte le donne che non hanno voce, per quelle che non ci sono più, per i ragazzi e le ragazze vittime di odio on line. Perché nessuno può toglierci il sorriso, mai”.

I promotori dell’iniziativa hanno deciso di approfittare della comunicazione del successo della campagna anche per indicare con trasparenza come saranno utilizzati i fondi raccolti: 98.000 euro sono stati destinati al sostegno delle spese dell’avvocato e dei numerosi consulenti (medico legale, anatomopatologo, ecc.) incaricati per la difesa di Valentina durante i 3 anni della fase di inchiesta e archiviata il 1 ottobre 2020 e di questi 91.000 sono già stati erogati; oltre ​2.300 euro sono stati spesi per le commissioni Paypal e carte di credito; ​15.000 euro serviranno per la parte mancante del pregresso e come giacenza per ricoprire eventuali e ulteriori spese legali relative all’inchiesta, mentre il resto delle donazioni, per un importo di circa ​15.000 euro, sarà destinato nei prossimi mesi alle attività giudiziarie legate agli attacchi d’odio online da lei ricevuti anche durante la campagna ​Regala un Sorriso per Vale.  

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