Nuovo round da 5 milioni per Artemest

Artemest, la piattaforma e-commerce di artigianato e design di lusso italiano, raccoglie un nuovo finanziamento di oltre 5 milioni di dollari. Nuovi investitori sono il private equity francese Olma Luxury Holdings e la holding svizzera Brahma, che vanno ad aggiungersi ai precedenti soci, tra cui la milanese Nuo Capital (che fa capo alla famiglia PAO di Hong Kong), IAG (Italian Angels for Growth) e Bagheera Holding. Il precedente ultimo investimento raccolto dalla società per oltre 4 milioni di euro risale al 2018. La società intende utilizzare i fondi per sviluppare ulteriormente gli strumenti digitali sia per gli arredatori d’interni, gli architetti e i consumatori finali a livello globale, sia per i suoi fornitori per migliorare ulteriormente la loro visibilità online e la loro strategia di vendita digitale. Durante il lockdown Artemest, che si rivolge a un target di interior designer, architetti e soprattutto Hnwi (high net worth individuals, individui con un patrimonio elevato e oltre un milione di dollari a disposizione per investimenti, ndr) in oltre 70 Paesi, ha registrato una crescita a tripla cifra. Guidata dall’amministratore delegato Marco Credendino (fondatore insieme a Ippolita Rostagno, direttore creativo), Artemest mira a sostenere piccoli marchi di lusso, artigiani, designer e artisti per ottenere visibilità internazionale e portare le loro attività all’estero, fornendo loro un marketplace curato e servizi, come concierge, supporto logistico e attività di marketing per raggiungere clienti in oltre 70 paesi nel mondo. L’azienda ha recentemente raggiunto più di 1.000 artigiani e marchi di lusso sulla sua piattaforma, la maggior parte dei quali ha accordi di distribuzione esclusiva con il mercato. Dopo il successo delle collezioni speciali lanciate insieme a Richard Ginori e al marchio di moda Luisa Beccaria, Artemest continuerà a sviluppare collaborazioni con marchi e artisti del lusso. Gli Stati Uniti, il Canada e il Regno Unito rappresentano i principali mercati per Artemest, con i paesi APAC che seguono il Nord America come seconda regione per ricavi e traffico.  

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