Nuovo round per D-Orbit e lancio previsto a marzo 2020

“D-Orbit è stata creata per abilitare l’intero ecosistema spaziale a svilupparsi in modo efficace e sostenibile rendendo lo spazio “capace di futuro” non solo per chi nello spazio oggi fa business ma per tutta la società che proprio grazie ai servizi satellitari oggi sta vincendo sfide per la sopravvivenza vecchie e nuove.” Così Luca Rossettini, Ceo di D-Orbit racconta a Startupbusiness le sfide della sua azienda che oggi annuncia un nuovo round di investimento. “D-Orbit lo fa offrendo servizi di “logistica” spaziale: trasporto orbitale e servizi in orbita per permettere ai satelliti, piccoli e meno piccoli, di funzionare meglio e fornire benefici a tutti noi qui su questo pianeta. In D-Orbit abbiamo scelto di costruire la nostra crescita sviluppando tecnologie proprietarie al servizio dei mercati più innovativi. Siamo stati i primi a proporre soluzioni concrete per eliminare il problema dell’immondizia spaziale, e oggi i primi a offrire servizi di “taxi” orbitale ai nuovi operatori satellitari commerciali che lanciano sempre più satelliti e che sperimentano modelli di business che non si adattano più al tradizionale modello di lancio nello spazio.” “Ci troviamo ad affrontare un momento storico per l’azienda, con la necessità di posizionarci rapidamente nel panorama internazionale. – continua Rossettini –  Lavoriamo a stretto contatto con moltissime altre aziende, tradizionali e nuove, che hanno capito che il futuro è già oggi, e per questo dobbiamo rimanere al passo con le richieste del mercato che ci arrivano costantemente. La scelta di portare in società fondi Venture Capital come Seraphim Capital e Noosphere Venture, non solo con network internazionali ma soprattutto con esperienza nel nostro settore e un track record di successo, ci permetterà di continuare ad accelerare e portare un pezzettino di Italia ed Europa ai vertici del settore. In particolare abbiamo già iniziato a costruire ulteriori “taxi” , si chiamano ION, parzialmente già riempiti, da offrire a chi vuole lanciare satelliti e anche a chi vuole portare esperimenti in orbita. La nostra piattaforma software Aurora in grado di controllare centinaia di satelliti e di utilizzare virtualmente ogni “antenna” sulla Terra sarà l’altro fattore abilitante per i nostri clienti. Quando abbiamo iniziato, il neologismo “new space” non esisteva e parlare di piccoli satelliti, detriti spaziali, e trasporto orbitale sembrava fantascienza. Ma la fantascienza è la scienza di domani, e quel domani è ormai arrivato. Metteremo a frutto l’aiuto che questi nuovi azionisti ci stanno offrendo per rafforzarci, posizionarci nel nostro settore, crescere in numero – oggi siamo circa sessanta persone – e progettare l’espansione sia geografica sia di mercato. Il mercato spaziale sta crescendo esponenzialmente e siamo solo all’inizio: se lo spazio è infinito allora lo sarà anche il mercato. È tempo di rimboccarsi le maniche e spingere sull’acceleratore”. Il round, il cui valore non è stato reso noto, è guidato da Seraphim Capital, il più grande fondo di venture capital al mondo dedicato agli investimenti in società New Space. Il round segna anche l’ingresso di Noosphere Ventures, il primo investitore americano di D-Orbit. La società di asset management con sede nella Silicon Valley è specializzata nella trasformazione di aziende ad alto potenziale in leader di mercato, con particolare attenzione al mercato spaziale. Tra i co-investitori, Invitalia Ventures e Indaco SGR, due dei maggiori fondi VC italiani che investono in aziende ad alto potenziale con un business collaudato e una forte proprietà intellettuale. Elysia Capital e Nova Capital si sono unite agli investitori istituzionali in questo round per aiutare D-Orbit a crescere a livello internazionale, collaborando con il management dell’azienda sui passi futuri della sua roadmap. D-Orbit sta rivoluzionando il settore del trasporto spaziale orbitale attraverso il suo InOrbit NOW Satellite Launch and Deployment Service, che sfrutta il Satellite Carrier ION, una piattaforma satellitare gestita dalla società. ION è in grado di ospitare, come carico utile, un gruppo di piccoli satelliti e di dispiegarli con un tasso di rotazione estremamente basso nella loro precisa orbita operativa, riducendo dell’85% il tempo dal lancio all’operazione e abbassando fino al 40% i costi di dispiegamento della costellazione completa per gli operatori satellitari. Il prossimo vettore satellitare ION sarà lanciato sul prossimo volo Vega Small Spacecraft Mission Service (SSMS) Proof of Concept (POC) di Arianespace nel marzo 2020.

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