Xtribe, l’app italiana che incrementa il retail, punta a Wall Street

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Xtribe è la startup che ha sviluppato l’omonima applicazione (a oggi circa 700mila download) che ha l’obiettivo di connettere le persone e gli esercizi fisici locali, incrementando le vendite nel retail. Ma non solo: Xtribe offre anche la possibilità di scoprire i professionisti e i loro servizi offerti nelle proprie vicinanze, come idraulici ed elettricisti ma anche avvocati e commercialisti. In aggiunta, l’applicazione include anche il noleggio ed il baratto, coprendo così tutte le dinamiche commerciali esistenti. Un sistema che rappresenta una nuova dimensione del retail, dove i confini tra online e offline sono sempre più sottili, anzi le due ‘esperienze commerciali’ sono sempre più sinergiche. Si tratta di un Geomarketplace: sfruttando al meglio la geolocalizzazione, l’applicazione permette all’utente di vedere i prodotti e servizi in vendita nelle immediate vicinanze. Una volta individuato ciò che si desidera acquistare ed il negozio che lo possiede, ci si può recare fisicamente sul posto – raggiungibile sempre in pochi minuti – e si può effettuare l’acquisto. “Ho sempre pensato che Internet abbia non solo la capacità di farci scoprire ciò che si può trovare in luoghi lontani, ma anche quella di aiutarci ad aprire gli occhi sulla realtà che ci circonda. Con Xtribe vogliamo fare proprio questo: mostrare alle persone il numero immenso di prodotti e servizi nelle loro vicinanze, facilitando e rendendo il più economico possibile lo scambio. I prodotti e la vicinanza sono il fulcro di Xtribe. Inoltre, c’è la volontà da parte nostra di utilizzare la tecnologia per aiutare in modo concreto gli esercizi commerciali presenti sul territorio, che hanno subito delle forti perdite con la crescita imponente del commercio elettronico. La nostra applicazione può dare alle persone l’opportunità di (ri)scoprire le attività commerciali caratterizzate da punti vendita fisici ” spiega Mattia Sistigu, COO di Xtribe.  

Come funziona Xtribe

Per chi decide di utilizzare la piattaforma per vendere, l’applicazione offre due tipologie di profili: free e store. Il profilo Free è gratuito e offre la possibilità di mettere in vendita un numero massimo di 3 prodotti e 3 servizi contemporaneamente. Questa modalità è pensata principalmente per i privati. Nel caso in cui si volessero avere più slot a propria disposizione, è possibile acquistarli tramite un sistema a crediti. Non è richiesta alcuna commissione sulla vendita. Per i venditori professionisti, invece, è presente il profilo Store: con un canone di 39,00 euro al mese, si ha accesso alla vendita di un numero illimitato di prodotti, che possono essere messi in lista contemporaneamente, ed altri vantaggi. Anche qui, inoltre, Xtribe non trattiene commissioni sulla vendita. “In questo modo, il commerciante non è costretto a vedersi ridotti i margini di guadagno, come accade con l’Ecommerce e nei maggiori Marketplace” spiega Mattia Sistigu. Sia i profili Free sia i profili Store possono inoltre mettere in evidenza i propri prodotti in vendita grazie ad un sistema pubblicitario interno all’App. A supportare la compravendita, infine, interviene il sistema di chat integrata, che mette in contatto venditore ed acquirente: “ Questo aspetto introduce la trattativa, che secondo noi rappresenta una parte fondamentale del mercato, perché lo rende più umano e facilita lo scambio finale ”, afferma Mattia Sistigu.

Una chat sfrutta il potere della messaggistica istantanea

La chat integrata di Xtribe permette ai commercianti di sfruttare appieno il potere della messaggistica istantanea, un potere testato “sul campo” dalla startup grazie ai numerosi download dell’applicazione e ai 5mila clienti business. La sintesi è nella seguente infografica. xtribe

Xtribe: la quotazione al NYSE e gli obiettivi futuri

Xtribe nasce nel 2012 a Pesaro, da Mattia Sistigu, ora COO e co-founder, e da Enrico Dal Monte, CEO e co-founder. Dopo aver fondato l’ufficio di Pesaro, cuore della startup, Xtribe, che conta un team di 18 dipendenti, ha aperto una sede a Londra e una a New York e ora è in attesa di effettuare l’IPO presso il NYSE (la SEC, Securities and Exchange Commission, la Consob americana, ha già dato via libera). Ad oggi, Xtribe conta oltre 700.000 download e 5.000 profili store paganti. La startup è stata recentemente citata nel libro “Retail 4.0” di Giuseppe Stigliano e Philip Kotler. Ha vinto per due anni consecutivi il Premio Le Fonti Awards (Eccellenza dell’Anno 2018 e Imprenditore dell’Anno 2019 Mattia Sistigu). “In futuro, potremmo integrare anche un servizio di fattorini, soprattutto nelle maggiori città per consegnare il prodotto desiderato dal negozio all’acquirente in pochi minuti . Attualmente, però, il focus è rivolto all’espansione e consolidamento del nostro bacino di utenti “ conclude Mattia Sistigu

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