Oval Money, in crescita la startup fintech per gestire i risparmi
Ha raccolto oltre 600mila sterline, di cui le prime 500mila nelle prime 72 ore dal lancio della campagna di crowdfunding sulla piattaforma Crowdcube (https://www.crowdcube.com/ovalmoney ). Degli oltre 700 investitori che hanno partecipato oltre il 35% era già utente della app. L’investimento singolo più corposo ha superato le 44mila sterline, il più piccolo si è fermato a 10 sterline. Il 43% degli investitori è italiano, il 54% britannico e il resto di altre nazioni europee. Sono questi i numeri della campagna avviata da Oval Money, startup fintech fondata da Simone Marzola (Cto), Benedetta Arese Lucini (Ceo), Edoardo Benedetto (Cdo), Claudio Bedino (Coo) che benché sia di diritto britannico ha la sua sede operativa principale a Torino come spiega la Ceo a Startupbusiness: “Abbiamo scelto Torino sia perché i fondatori sono di questa città sia perché qui c’è il talento, quello che serve a noi, gli ingegneri che escono dal Politecnico, Oval Money è un’azienda molto tecnica e realizza tutto in house, su dodici persone che lavorano attualmente qui, dieci si occupano di aspetti prevalentemente tecnici legati al prodotto, al design, al backend, allo sviluppo del software in generale. E poi Torino è agilmente collegata sia con Milano sia con Londra che sono le due città con le quali abbiamo al momento le maggiori relazioni di business, e il costo della vita qui è competitivo”. Oval Money è sempre alla ricerca di competenze tecniche e la gran parte dei soldi raccolti con la campagna sarà spesa proprio per rafforzare il team, al momento la società sta cercando un community manager e ha aperti 5 ruoli tecnici per sostenere la crescita. Oval Money nasce per aiutare gli utenti a risparmiare e a mettere da parte del denaro con regolarità, denaro che a breve gli utenti potranno investire grazie agli accordi che si stanno sottoscrivendo: “Noi indirizziamo gli utenti verso gli investimenti perché vogliamo avere anche un ruolo educational verso la gestione della finanza personale, il concetto di mettere da parte e imparare a investire anche piccole cifre consente di creare una cultura verso forme di investimento consapevole che poi rimane anche quando gli utenti avranno risparmi maggiormente corposi”, aggiunge Benedetta Arese Lucini. In pratica quindi gli utenti di Oval Money fanno un deposito dei loro soldi, di quelli che desiderano accantonare che vengono conservati su un e-wallet, nello specifico quello di Mango Pay società di diritto francese, e poi saranno traferiti su uno o più partner tra coloro che gestiscono gli investimenti a seconda delle preferenze degli utenti e alle modalità che ognuno di loro desidererà applicare.

Benedetta Arese Lucini

“Il motivo per cui abbiamo avviato il crowdfunding  – continua la Ceo – è perché da Fca (il regolatore britannico, ndr) abbiamo ricevuto licenza per i prodotti di investimento, in particolare la licenza di ‘arranging deals and investments’ che ci pone nella veste di facilitatore ma non di advisor e quindi i finanziamenti raccolti ci servono per completare la piattaforma e lanciare a inizio del secondo trimestre di quest’anno l’app store con i prodotti e le soluzioni di investimento che saranno di vario tipo: dal peer to peer lending, all’oro, dall’arte all’housing per iniziare, e poi si completerà anche con strumenti più tradizionali come i fondi pensione. Gli utenti potranno scegliere di agire direttamente in modo mirato oppure di definire con noi un piano di accumulo sulla base di versamenti periodici predefiniti e comunque differenziato su più canali di investimento”. Questa strategia ha due vantaggi: quello di consentire agli utenti di fare lavorare i soldi che risparmiano e quello di rendere sostenibile il modello di business di Oval Money la quale, essendo interamente gratuita per gli utenti, guadagnerà dalle fee che deriveranno dai partner di investimento che saranno scelti dagli utenti: “noi agiamo come service provider per i nostri partner e ci occuperemo direttamente dei nostri utenti con il customer support in quanto gli utenti saranno comunque attivi a partire dalla app di Oval Money, il vantaggio per i partner è che possono accedere a questo mondo di micro-investitori senza doversi preoccupare di gestirli direttamente cosa che invece noi facciamo perché è la nostra missione”. Nei piani della startup questa campagna di crowdfunding ha non solo lo scopo di raccogliere fondi per sostenere il processo di crescita, ma anche quello di accrescere la base utenti e di condurre la società verso il suo primo investimento series A: “abbiamo in programma di raccogliere l’investimento series A da qui a 12 mesi mentre l’attuale round arriverà a circa un milione di sterline perché oltre al crowdfunding vi sarà l’ingresso di un paio di piccolo investitori istituzionali, dei quali non posso fare ancora i nomi, sia italiani sia internazionali”. Per crescere Oval Money dovrà anche affrontare l’esportazione della licenza Fca dopo la Brexit ma la Ceo è già pronta a considerare le offerte che altri Paesi Ue stanno mettendo a punto proprio per attirare le fintech in fuga dalla Gran Bretagna, cosa che per esempio stanno facendo Germania, Francia, Irlanda e Paesi Bassi con un framework che consentirà di esportare e replicare la licenza senza che sia necessario condurre una nuova application. “Oggi il 95% dei nostri utenti sono in Italia e nel Regno Unito anche se la app tecnicamente funziona in ogni Paese della Ue ma ora è solo in italiano e in inglese – precisa Benedetta Arese Lucini – al momento abbiamo oltre 46mila utenti divisi praticamente a metà tra i due Paesi con un’età media leggermente diversa: i britannici sono soprattutto tra i 18 e i 35 anni mentre gli italiani sono tra i 25 e i 50 anni. Altra caratteristica dei nostri utenti, il cui rapporto di genere è pure 50-50, è che almeno la metà ha guadagni finanziari variabili sia perché sono liberi professionisti sia perché oltre allo stipendio hanno magari altre entrate come per esempio l’affitto di appartamenti tramite AirBnb”. L’aspetto dell’educazione finanziaria è molto importante per Oval Money tanto che ha anche sviluppato un blog sul tema che risulta essere molto apprezzato perché ha un taglio divertente ed è arricchito da contributi di esperti del settore: “tra i progetti ulteriori ci sono l’integrazione anche con realtà no-profit per consentire ai nostri utenti che lo desiderano di destinare parte dei loro soldi a iniziative ad alto impatto ambientale, sociale, culturale e puntiamo all’espansione maggiormente strutturata nei mercati dei Paesi Ue con l’integrazione di altre lingue come il tedesco, il francese, lo spagnolo”, conclude la Ceo.

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