EIT Digital in Italia guarda a startup cloud, sicurezza, industria 4.0
“Le attività di innovazione e imprenditorialità sono alla base dei programmi di EIT Digital. In Italia guardiamo con interesse all’ecosistema delle startup nell’ambito del digitale, con particolare attenzione a quelle realtà più consolidate e che abbiano un potenziale di crescita a livello internazionale. A tale proposito, la missione dell’acceleratore pan-europeo di EIT Digital è quella di far crescere digital ventures europee in grado di intercettare il mercato globale”. Con queste parole Gian Mario Maggio spiega a Startupbusiness l’interesse verso il mondo delle startup a pochi giorni dal suo insediamento come nuovo node director di EIT Digital per l’Italia. EIT Digital è un’organizzazione pan-europea nata per favorire la trasformazione digitale in Europa grazie all’incontro e allo scambio di conoscenze tra studenti, ricercatori, ingegneri, sviluppatori di business e imprenditori, da molti considerato il il MIT d’Europa.  A differenza del MIT, concentrato principalmente in un’unica sede a Boston, EIT Digital si articola in una rete europea di centri che si trovano nelle città di Berlino, Eindhoven, Helsinki, Londra, Parigi, Stoccolma, Trento, Budapest e Madrid ai quali si affianca un hub nella Silicon Valley. Il manager si occupa da sempre di innovazione digitale, ha lavorato per grandi aziende come STMicroelectronics, Philips, presso l’Università della California a San Diego, presso la Fondazione Bruno Kessler e subito prima di assumere l’incarico di node director era già in forze presso EIT Digital in veste di responsabile delle attività del co-location center di Trento e del centro satellite di Milano. L’interesse di EIT Digital verso le startup digitali, con particolare attenzione a quelle che si occupano di cloud, industria 4.0, sicurezza, big data, è stato anche formalizzato con un memorandum of understanding siglato con Italia Startup a inizio dell’anno in base al quelle sono stati definiti modelli di collaborazione che hanno già permesso a imprese italiane di accedere più facilmente al mercato internazionale come è accaduto – riporta una nota diffusa lo scorso febbraio –  per CloudDesire, che appunto si occupa di cloud, e viceversa di supportare aziende internazionali interessate al mercato italiano come è avvenuto per la tedesca Konux che utilizza intelligenza artificiale per migliorare i processi industriali, in piena filosofia Industria 4.0 quindi.

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