Abbiamo già parlato dell’European Digital City Index illustrando i dati rilevati da Nesta e confrontando le diverse città tra loro in base alla attrattività che hanno nei confronti delle startup e delle scaleup. Torniamo a citare questa ricerca perché Nesta, al fine di consentire agli amministratori locali, e non solo, di migliorare il posizionamento delle loro città nel quadro europeo in relazione alla imprenditoria digitale e innovativa e di provare a scalare qualche posizione prima della pubblicazione dell’analisi del 2017, ha pubblicato un documento che ha chiamato ‘Idea Bank’ dove ha raccolto le migliori pratiche adottate in tutto il mondo e suggerimenti per chi desidera implementarle nella propria città. L’European Digital City Index è quindi non solo un aggregatore di dati ma anche uno strumento interattivo che permette di analizzare a fondo le criticità di ogni singola città presa in considerazione. In tal modo è possibile verificare quali sono gli elementi che possono essere migliorati, quali sono gli aspetti che maggiormente hanno peso nell’ottenere un miglioramento generali, quali sono le differenze tra le varie città per ogni singola voce. Una volta identificati gli elementi di maggiore criticità è quindi possibile ricorrere alla Idea Bank di Nesta per apprendere quali sono le migliori soluzioni possibili e come implementarle. (qui il documento completo – in licenza Creative Commons – che è stato anche stampato e distribuito alle amministrazioni locali d’Europa). Idea Bank è stata sviluppata partendo da dieci temi principali: accesso al capitale, business environment, infrastruttura digitale, cultura imprenditoriale, ricadute in termini di conoscenza, creatività e qualità della vita, mercato, mentoring e assistenza manageriale, infrastrutture non digitali, competenze, a essi si aggiunge poi un undicesimo capitolo dedicato ai processi e alla implementazione delle policy. Così per esempio se si rileva che la città di Milano è scarsa in termini di disponibilità di competenze, il capitolo dell’Idea Bank sulle competenze fornisce alcuni elementi e parametri per migliorare l’attrattività verso i talenti. Il processo decisionale è supportato dalla Policy action guide che indirizza i decisori e consente loro di monitorare gli effetti e i risultati durante l’intero processo attuativo delle politiche (qui lo strumento) . “In Italia vi sono università di eccellenza, vi è una produzione della ricerca di altissima qualità e un altrettanto alta qualità della vita – spiega Simona Bielli, research programme coordinato di Nesta – Ma in questa era digitale le città italiane appaiono in deciso ritardo, si consideri che nell’European Digital City Index Milano appare al 46esimo posto e Roma al 54esimo esprimendo significative criticità in termini di business environment, cultura imprenditoriale, accesso alle competenze e ai talenti”. Ecco che quindi diventa urgente per gli amministratori delle città italiane prendere provvedimenti e Bielli suggerisce che per esempio per migliorare la cultura imprenditoriale ci si può ispirare alla Option startup di Parigi che avvicina gli studenti all’imprenditorialità o al Connect Chicago che mira a rafforzare le skill digitali di tutti i cittadini. “Altre azioni possono per esempio prevedere – aggiunge Bielli – contesti normativi specifici per facilitare lo sviluppo di startup in determinati settori come accade per esempio con il Fintech Regulatory Sandbox nel Regno Unito o con il Digital Health Valley in Belgio. Chi guida le città dovrebbe anche puntare sul facilitare l’avvicinamento tra il mondo delle nuove tecnologie e i settori che maggiormente caratterizzano la tradizione industriale ed economica italiana come il cibo e la moda magari creando hub per questa tipologia di business”. @emilabirascid
English text The Idea bank of the European Digital City Index The European Digital City Index (EDCi – in Italian) is an interactive tool that allows users (such as businesses and policymakers) to interrogate city scores according to individual, themed indicators for both startups and scale-ups. For cities listed in the Index, the EDCi provides a diagnostic tool with which to identify areas of comparative weakness which entrepreneurship policy can then seek to address. Each theme has been weighted according to how important they’re considered to be by digital entrepreneurs (e.g. Access to Capital = high; Lifestyle = low). See tab ‘Variable and theme weights’ in the attachment for more information. Please note the weighting of the themes/variables was subjective (based on Nesta’s primary and secondary research). Once areas of weakness have been identified, the corresponding thematic chapter in the Digital Entrepreneurship Idea Bank will suggest some policy options. The Idea Bank brings together examples of policies and initiatives from across the world that support startups and scale-ups, especially digital startups. It was deliberately created to complement the European Digital City Index website, so that stakeholders who ask ‘what next?’ after visiting the Index can identify concrete steps to better their position in the rankings vis-a-vis building a robust digital entrepreneurship ecosystem. Mirroring the design and feel of the European Digital City Index, the Idea Bank is structured around the 10 themes, and includes an additional section on Policy Process and Implementation. For instance, if it is decided that Milan is lacking tech skills the Idea Bank chapter on Skills might provide some pointers to increasing access to talent. To help users decide which policies are most relevant, the Idea Bank concludes with a Policy Action Guide which contains some tools to guide users (e.g. the Mayer of Milan) through their decision-making process and think about the key considerations against which policies should be tested. The Idea Bank is available via the EDCi’s Policies page (https://digitalcityindex.eu/policies). Simona Bielli, Research Programme Coordinator at Nesta, comments: “Italy is home to world renowned universities and learning institutions, produces high quality research, and offers many cultural, recreational and artistic attractions; being famed for its exceptional taste in fashion, food, design and architecture. But, in the digital age, Italian cities like Milan risk falling behind the digitalisation curve. In Nesta’s ranking of European cities for startups Milan ranks 46th and Rome 54th, falling short when it comes to business environment, entrepreneurial culture and access to skills”. “So how can policymakers make Italian cities a more attractive proposition for entrepreneurs? After identifying sticking points for businesses, policymakers can turn to the Index’s accompanying Idea Bank which documents inspiring policies from around the world – Bielli adds – For instance, with regards to growing entrepreneurial culture, Mayors of Italian cities could be inspired by Option Startup in Paris, an initiative to introduce students to entrepreneurship, or by Connect Chicago, a programme to develop and strengthen the digital skills of its citizens. Regulatory testing in a closed environment – sandboxes – might also help startups trial new technologies and business models and circumnavigate the normal regulations that would otherwise need to be considered as part of these pilots. Examples include the Fintech Regulatory Sandbox in UK or the Digital Health Valley in Belgium. City leaders should also look to leverage the opportunities which combine unique Italian traditions with excellence in technology such as food and fashion technology businesses and create mini hubs for these businesses”.
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