Le novità per le start up del travel nel 2017 (video)

Cosa aspettarsi per le start up del travel nel 2017? Emil Abirascid intervista Pietro Ferraris, presidente Associazione Startup Turismo (che raccoglie attualmente circa il 75% delle startup del travel), che racconta quali azioni metterà in campo l’associazione nel 2017 per supportare maggiormente le giovani società che operano nel settore. La novità principale sarà un’attività di mentoring che permetterà ai componenti senior dell’associazione, che hanno già avuto esperienza di fundraising ed exit, di trasferire ai nuovi associati la propria esperienza e aiutarli quindi nella definizione del prodotto e nella ricerca di capitali per la loro crescita. Come avevamo scritto in questo articolo, nonostante il turismo rappresenti il 12%del PIL nazionale e il settore sia fortemente digitalizzato, gli investimenti nelle start up italiane del turismo sono ancora molto bassi. Secondo i dati registrati da Ast in cinque anni sono stati investiti – considerando il campione di riferimento 74 startup fondate tra il 2012 e il 2016 – circa 25 milioni di euro, di cui quasi 15 milioni di euro sono stati raccolti da un unico player, Musement, e i rimanenti 10 milioni di euro distribuiti col contagocce su una 40ina di startup. Per questo motivo l’associazione vuole fare di più e offrire un supporto alle startup associate non solo nel contatto con gli investitori, ma in una vera e propria attività di formazione e preparazione al fundraising. Ferraris indica anche quale trend da seguire sia la nascita di startup che si occupano di nicchie del settore, che hanno molto potenziale e scalabilità. Puoi trovare una panoramica delle più interessanti startup italiane del turismo nell’articolo . Per maggiori informazioni su AST o per associarsi qui il sito ufficiale.

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