Big data, ecco come li raccoglie e li usa Parterre

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Parterre è una startup che lavora sui “big data”, che ha lanciato recentemente una campagna su MamaCrowd, la piattaforma di equity crowdfunding di SiamoSoci, con un obiettivo di raccolta di 100 mila euro che in pochi giorni ha già superato il 70% delle adesioni.

Cosa fa Parterre?

In sintesi, si tratta di una piattaforma che genera applicazioni per smartphone, pensate per aumentare l’interazione del pubblico con i brand, raccogliendo dati dell’audience precisi e analizzabili in tempo reale. Una soluzione sviluppata e applicata inizialmente per la raccolta della audience televisiva, ma che può essere applicata a diversi ambiti, dagli exit poll elettorali ai reality show. Infatti la tecnologia Parterre è disponibile anche in white label. I dati raccolti, uniti a quelli demografici, vengono analizzati con algoritmi di machine learning per generare report di trend di gradimento in tempo reale. Le previsioni generate possono essere più precise di quelle derivate dai tradizionali social network, perché il dato di origine è numerico ed è più idoneo al processo di apprendimento degli algoritmi di intelligenza artificiale e meno influenzato da errori di interpretazione di testi. A voler vedere qualche metrica, finora ha raggiunto i 380.000 utenti delle app e 183 milioni di voti e giudizi raccolti dal pubblico. Ecco cosa ci racconta il fondatore Maurizio de Gregorio. maurizio-gregorio-parterre-161117144108“La “scintilla” si è accesa anni fa quando ho cominciato a seguire con curiosità il rapporto tra i social network e talk show televisivi. I talk show – e la stessa tv – stavano vivendo una seconda giovinezza grazie alla possibilità per lo spettatore di commentare e diventare in qualche modo protagonista interagendo con i social media. Ho notato come le persone attive sui social media, avevano, ed hanno, interesse a far conoscere la propria opinione, i propri gusti, le passioni, ciò che li diverte ed ho pensato che questi dati, particolarmente interessanti ad esempio per un brand, potevano essere oggetto di una riflessione strategica più articolata se raccolti con metodo e organizzati così come le nostre applicazioni fanno. La mole di dati che i social generano spontaneamente vengono, infatti, cancellate dai continui aggiornamenti scomparendo velocemente dalla timeline degli utenti, creando frustrazione a chi ha inviato una propria opinione. Ecco allora l’idea di creare un nuovo modello di feedback del grande pubblico, che permetta di gestire i dati con precisione e in tempo reale meglio di quanto altre realtà possono fare. Siamo partiti dalla politica con la app Votandis con la quale si possono dare giudizi sui protagonisti dei talk politici ed ottenere dati statisticamente rilevanti. In seguito abbiamo pensato di indirizzarci all’ infotainment e all’intrattenimento “tout court”, ad esempio con due App dedicate a Sanremo e Amici. Nei nostri interessi è finita anche anche la moda – abbiamo avviato una collaborazione con Marie Claire – e la radio. I risultati negli anni hanno dato forza e gambe alle nostre idee e così siamo arrivati all’oggi, alla nostra campagna di crowdfunding che ha superato le nostre più rosee aspettative”.

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Originario di Napoli, dopo una laurea in ingegneria all’Università di Firenze, Maurizio de Gregorio decide di entrare nel mondo dell’imprenditoria insieme a Emilio De Lazzari, formazione informatica a Chicago e oggi Cto della startup. I due si sono conosciuti a Firenze sui banchi delle scuole superiori e nel corso degli anni hanno sempre pensato di fare impresa. Ma per molto tempo hanno proseguito i loro percorsi professionali all’interno di diverse aziende. Parterre è il risultato della loro svolta imprenditoriale. Basata a Roma, la startup fa parte del network del Polihub, l’incubatore del Politecnico di Milano. A giugno 2015 è risultata tra le 40 proposte più innovative selezionate da TIM #Wcap Accelerator, il programma di open innovation di TIM. Si è così aggiudicata un grant di impresa del valore di 25mila euro e un percorso di accelerazione. Ha inoltre ottenuto un finanziamento di 30mila euro dalla Regione Lazio. Parterre è partecipata al 10% da Boost4You, incubatore/acceleratore di startup, e per un altro 10% da Club Italia Investimenti. “L’idea di puntare sul crowdfunding, e su MamaCrowd in particolare, è dovuta al fatto che noi non abbiamo un prodotto specifico da vendere su una piattaforma come Kickstarter, le nostre applicazioni sono gratuite. Noi cerchiamo soci e investitori disposti a sposare il progetto. Ecco perché l’equity crowdfunding ci è sembrata la scelta migliore” dice.    

 

Il mercato di riferimento

Parterre si propone come strumento di raccolta di dati di qualità. Il mercato complessivo dei dati si prevede cresca del doppio della sua dimensione passando da $69.6B di ricavi del 2015 a $132.3B (+90%) nel 2020. In Italia, nel 2015, valeva 790 milioni con un aumento del +14% rispetto al 2014. Il comparto mondiale della tv interattiva entro il 2020 raggiungerà un volume di $260B: l’Europa ne rappresenta già oggi il mercato più ampio. Nel 2015 nel nostro Paese si sono contati 24 milioni di account social con accesso da smartphone, l’84% degli italiani ha un dispositivo mobile e il 79% accede a internet ogni giorno.   Per partecipare alla campagna su Mamacrowd o semplicemente saperne di più su Parterre, clicca qui. 

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