Novità Eicma 2016, le startup a due ruote

È al suo 74esimo anno l’Esposizione mondiale del motociclismo (Eicma) e si svolge a Milano tra l’8 e il 13 novembre 2016. Per la prima volta Eicma da spazio alle startup, a startup che hanno innovazioni da proporre nell’ambito delle due ruote, che non siano costituite da più di 48 mesi, che abbiano almeno un socio con meno di 35 anni e che soprattutto siano pronte per incontrare potenziali partner industriali e il mercato. Tra le startup selezionate ci sono: Motoparking, sistema per parcheggiare in sicurezza le due ruote, con un sicuro alloggiamento anche per il casco e l’abbigliamento tecnico; SMR Motorcycle: casa motociclistica sanmarinese, che ha l’obiettivo di creare una moto di alta gamma per correre durante i grandi raid, come la famosa Dakar; Alter Ego Hardware startup di Roma che ha creato il Drum Charger, un piccolo “tamburo vibrante” che rende la sovralimentazione disponibile anche per le piccole cilindrate; Casellamoto: marchio che si propone di realizzare una Pit Bike motard di alta gamma con telaio in traliccio di alluminio e per l’utilizzo esclusivo su pista; Help3d.it,  nata all’interno del TalentLab di Padova, stampa diversi componenti per Pit Bike da gara, grazie alle stampanti in tre dimensioni; Nito, Nuova Industria Torinese, che presenta quattro prodotti ecologici e pieghevoli :monopattino, bicicletta, ciclomotore elettrico compatto e scooter elettrico; Guglatech, come l’innovazione e la protezione della moto possa cominciare anche dal filtro, la giovane azienda propone soluzioni per ogni tipo di motociclo e per ogni utilizzo; Strato, che mostra a Eicma 2016 l’inedita Memento, moto, su base MV Agusta Brutale, realizzata con metodologie di produzione non convenzionali, come la scansione 3D; Giovanni di Troia, che ha ideato un sistema per alzare la visiera parasole del casco attraverso un pratico comando vocale, incrementando così la sicurezza del pilota alla guida del motociclo. eicma2014_hondaÈ Veronica Crippa, responsabile comunicazione e relazioni istituzionali di Eicma a spiegare a Startupbusiness come e perché la manifestazione ha deciso di dedicare attenzione all’innovazione proposta dalle startup: Le due ruote, a pedale e a motore, rappresentano ormai una alternativa concreta di mobilità sostenibile, sia dal punto di vista ambientale, sia da quello economico, per milioni di persone e i numeri sono in crescita. Questo significa che nei prossimi anni aumenterà la richiesta di nuove soluzioni tecnologiche che rendano i mezzi a due ruote da una parte più performanti e dall’altra più sicuri. L’Esposizione ha da sempre sostenuto e accompagnato il settore nel proprio percorso di crescita, ed è senza dubbio il luogo dove iniziare una riflessione su questi temi. Per questo abbiamo chiamato a raccolta startup e aziende innovative perché portino stimoli e spunti di nuovo sviluppo a tutte le realtà che operano nel settore”. Ma sono le due ruote un terreno ideale per sperimentare nuove tecnologie? “ La moto, in generale, oggi è un concentrato di altissima tecnologia – prosegue Crippa – , e le aziende sono all’avanguardia da questo punto di vista, al pari di altri settori come quello dell’automotive, per esempio. Ancora non c’è piena consapevolezza da parte del pubblico di quanta ricerca e quanto sviluppo ci siano dietro i nuovi modelli, ma le moto oramai sono mezzi intelligenti, adattabili, spesso integrabili perfettamente con tutte le altre tecnologie che normalmente utilizziamo. Anche gli accessori sono molto avanzati da questo punto di vista, dai caschi con visiere che sono vere e proprie plance di comando, a giubbotti con airbag che si attiva in caso di urto. Sono sempre di più gli espositori che presentano al salone ogni anno soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Non solo nel campo delle due ruote a motore, ma anche in quello delle e-Bike, alle quali Eicma quest’anno riserverà un ‘area e attività dedicate”. È in questo quadro di mercato e di spinta verso un impiego sempre più diffuso di nuove tecnologie che Eicma ha deciso di puntare anche sulle startup anche in ottica di open innovation: “Eicma è sempre stata sensibile alle innovazioni legate al settore, essendo diretta rappresentanza delle industrie delle due ruote. Quest’anno abbiamo però voluto andare oltre, aprendo il salone a tutte quelle neonate imprese innovative che propongano soluzioni applicabili al nostro mondo. Abbiamo coinvolto incubatori e acceleratori, i Politecnici, le scuole di Design e abbiamo raccolto oltre 150 domande di partecipazione. Il fine dell’iniziativa è agevolare l’incontro di tradizione ed esperienza con l’innovazione e la creatività per contribuire in modo concreto al rilancio che il settore sta vivendo. Necessariamente abbiamo dovuto fare una scelta che ha selezionato le idee più interessanti e innovative che da una parte possano offrire stimoli alle aziende e dall’altra risposte alle esigenze dei motociclisti. Dal moto parking, ai mezzi ecologici, dalla sicurezza ai componenti all’avanguardia. L’Esposizione internazionale ciclo e motociclo è l’evento dedicato alle due ruote più importante del mondo, una vetrina senza eguali che vede ogni anno la presenza di oltre 600mila visitatori. A questo abbiamo aggiunto, solo per le startup, agevolazioni importanti, dalle tariffe speciali, allo stand chiavi in mano, al supporto comunicativo, alle iniziative b2b che consentono di entrare in contatto non solo con i consumatori finali ma anche con il mondo business, fondamentale per la crescita di un’azienda che si sta affacciando per la prima volta sul mercato”, conclude la responsabile dei rapporti istituzionali di Eicma che inoltre aggiunge: “Abbiamo parlato con moltissimi giovani e ci siamo resi conto che il mondo delle startup è variegato e interessante. Ci sono aziende neonate con una solida idea di business e progetti molto ben strutturati, dal respiro internazionale come Nito. Ma ci sono anche realtà meno strutturate, in qualche caso a metà tra secondo lavoro e hobby, come Giovanni di Troia. Tutte però accomunate da una straordinaria creatività e fiducia nel futuro, preziosissimi per il nostro settore, ma potremmo dire per il nostro Paese”.

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