Internazionalizzazione della startup: il caso Brandon – Martha’s Cottage

L’internazionalizzazione delle imprese non è mai facile, figurarsi quella della startup. Una strategia che può essere adottata dalla startup (per sua natura generalmente agile nello sviluppo di partnership) è la collaborazione con un’altra startup, con la quale creare sinergia per poter crescere e rafforzarsi. E’ il caso, che illustriamo qui di seguito, di Brandon e Martha’s Cottage. La prima è oramai una scaleup della distrubuzione b2b; la seconda una startup dell’e-commerce con ottimi risultati in Italia ma non ancora presente nei mercati internazionali, nei quali ha tutto il potenziale per ottenere un grande successo. Brandon – Quando è nata, nel 2012 (all’epoca si chiamava Brandon Ferrari), ha puntato sulle pmi del Made in Italy. L’idea era semplice ed ha funzionato. Portare le pmi nel mondo grazie all’e-commerce, con un servizio chiavi in mano. Che significa prima di tutto un’estesa rete distributiva online e poi una adeguata consulenza sui processi aziendali da attivare e sui prodotti e Paesi da selezionare. E anche la gestione in toto delle campagna di vendita, dallo shooting fotografico alle descrizioni multilingua dei prodotti in vendita. I risultati non si sono fatti attendere e Brandon, già dopo il primo anno dalla costituzione, era nella top ten delle start up milionarie italiane. Ora la società guidata da Paola Marzario vuole aiutare anche le altre start up e gli e-commerce italiani ad andare all’estero. E’ il senso del recente accordo con Martha’s Cottage, che con un fatturato di circa 500 mila € nel 2015 e oltre 1.500 articoli in catalogo è il primo shop online di oggettistica ed accessori per la cerimonia e la festa di nozze. Martha’s Cottage – La startup siracusana nasce due anni fa da un programma di accelerazione di b-ventures (acceleratore di Buongiorno) e con un round di finanziamento da 250 mila euro sottoscritto da Investimento Capital B!, Withfounders e alcuni investitori privati. Solo nel 2015 sono stati più di 8.000 gli sposi che hanno fatto acquisti nell’e-shop. E i numeri sono destinati a crescere. Basta considerare che ogni anno in Europa si celebrano circa 1 milione di matrimoni e che la spesa media di un matrimonio è di circa 25 mila €. Il matrimonio 2.0 è un mercato promettente e Martha’s Cottage è un first mover in Italia ma non è ancora in grado di espandersi all’estero. Salvatore Cobuzio, co-founder e Presidente di Martha’s Cottage, racconta. “Quando io e mia moglie Simona (Canto), che è l’AD della società, ci siamo trovati ad organizzare il nostro matrimonio abbiamo perso tantissimo tempo per recuperare tutti gli oggetti e gli accessori per la festa. Volevamo qualcosa di originale, per uscire un pò dagli schemi del matrimonio tradizionale. Guardandoci intorno, soprattutto online, abbiamo notato che non esisteva ancora una risposta alla nostra esigenza. Da quel momento, abbiamo pensato a uno shop online, non solo per rendere più facile e accessibile l’organizzazione del matrimonio, ma per rendere la festa più importante nella vita di una coppia unica, originale e indimenticabile. A noi si sono unite Laura Bevelacqua, oggi a capo della logistica, e Tiziana Mendolia, che gestisce il customer service, e abbiamo creato il primo e-commerce per futuri sposi in Italia. Il nostro obiettivo è quello di diventare leader nella vendita di oggetti e accessori per il matrimonio, l’Amazon delle nozze. E per farlo dobbiamo puntare anche sull’espansione all’estero. L’accordo con Brandon farà incrementare il nostro fatturato e nello stesso tempo ci permette di capire quali sono i mercati su cui puntare e con quali prodotti”. Ed è su questo presupposto che nasce l’accordo con Brandon, un canale di accesso consolidato alle vendite online in Europa, dove con 70 retailer digitali consente di testare e di entrare in nuovi mercati. Inghilterra, Germania, Francia e Spagna sono quelli su cui punta Martha’s Cottage e l’accordo con Brandon dovrebbe generare un incremento del fatturato del 20% già a partire dall’esercizio 2016. Paola Marzario, founder e AD di Brandon. “A Martha’s Cottage offriamo una rete di distribuzione online che, in Italia e in Europa, conta sui più importanti retailer digitali. La novità per Brandon è che in questo caso il nostro fornitore non è una pmi italiana ma uno shop online. Ancora una volta stiamo cercando di innovare il nostro modo di fare business, di inventarci dei nuovi percorsi di crescita. Dopo avere aperto una sede a Napoli per puntare sulle eccellenze manifatturiere locali, avere lanciato i nostri marchi di abbigliamento in vendita solo online ora vogliamo diventare i retailer internazionali di tutti quegli shop online ed e-commerce che come Martha’s Cottage hanno una buona idea da esportare e un catalogo di prodotti consolidato e di successo”.

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