Traslochino, come ti trasloco nella sharing economy

Questa settimana abbiamo intervistato Davide De Luca, CCO e co-founder di Traslochino. Nato all’interno di Innovaction Lab, la startup si prepara ad una prima sperimentazione su Roma. Ciao Davide, raccontaci di te: qual è il tuo background formativo e professionale e da dove è nata l’idea per tua startup? traslochino founder Sono un grafico, ho studiato allo IED di Roma ed ho partecipato/organizzato vari workshop del settore qui nella capitale. Poi sono ritornato a Benevento, la mia città natale, dove ho fondato la mia prima società ed ho maturato esperienza diretta sul campo. A gennaio di quest’anno sono ritornato a Roma dopo aver passato le selezioni per InnovAction Lab, dove insieme ai miei soci abbiamo dato inizio al progetto Traslochino. Siamo stati seguiti per tutto il percorso da Augusto Coppola e Roberto Magnifico di Luiss Enlabs (ndr: l’acceleratore di LVenture Group).   Di che cosa vi occupate precisamente con Traslochino? Traslochino è la piattaforma che mette in contatto chi vuole lavorare con chi ha bisogno di fare un trasloco e magari ha bisogno di smontare, trasportare e rimontare le proprie cose. Per ogni richiesta che riceviamo acquisiamo tutte le informazioni necessarie per ottimizzare i tempi e mandare sempre la persona più adatta. Come funzionerà la piattaforma? Sono previsti meccanismi di rewarding e recensione? La piattaforma mette in contatto persone che devono traslocare con altre persone che vogliono aiutarli in cambio di un compenso sia per il loro tempo sia per l’eventuale mezzo di trasporto che mettono a disposizione. In futuro prevediamo anche di accettare nella piattaforma vere e proprie aziende di traslochi in modo tale da offrire una più ampia gamma di soluzioni per il cliente, che potrà scegliere tra un privato e un professionista. Una volta completato il trasloco è previsto un feedback reciproco per cliente e traslocatore. I feedback poi saranno visibili sui rispettivi profili e serviranno a guidare la scelta di clienti e traslocatori per i successivi traslochi. Da quanti e quali elementi è composto il team e quali sono i loro background? Siamo tre soci fondatori. Oltre me ci sono: Roberto Dell’Ariccia, il CEO (ndr, puoi vedere un suo video pitch roberto dell'ariccia founder traslochinoqui). Ha 34 anni, è laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni all’Università La Sapienza di Roma e ha quasi 10 di esperienza nell’industria aerospazio e difesa e con un MBA in Ingegneria Gestionale all’Università di Roma Tor Vergata. A fine 2014 ha deciso di prendersi una pausa dal suo lavoro per partecipare ad InnovAction Lab e provare a mettersi alla prova nel mondo delle startup. L’altro socio fondatore è Riccardo Berti, 43 anni, da sempre appassionato di scienza, tecnologia e programmazione. Laureato in Fisica, ha fatto il programmatore di mestiere per quasi 15 anni. Ha lavorato in vari progetti, arrivando a conoscere numerose tecnologie e diversi linguaggi di programmazione, trovando particolarmente interessanti gli ambienti Unix e le tecnologie open source. Da qualche anno è in prestito al Project Management, ma ancora oggi continua a sfogare le sue frustrazioni impegnandosi (di notte) nello sviluppo di software. Avete suscitato interesse da parte di investitori italiani e/o stranieri? C’è un primo feedback da parte di potenziali utilizzatori? Alla nascita abbiamo ricevuto molto interesse, non solo per l’idea ma anche per il team che si è dimostrato in grado di mettere in campo capacità di execution in brevissimo tempo e con pochissime risorse. Traslochino è una realtà giovanissima ma, anche non avendo ancora una piattaforma automatizzata e quindi pubblicizzata, possiamo dire di aver avuto un notevole riscontro, collezionando in poco tempo quasi 100 candidature per lavorare solo su Roma che ci hanno permesso di creare subito un database con cui gestire le richieste di piccoli traslochi (in media 3 a settimana da Aprile 2015). Quali saranno i prossimi step? Avete un’anticipazione per Startupbusiness? Il prossimo step è quello di lanciare la piattaforma in versione beta per testarla su Roma entro la fine dell’estate. Dopo di che abbiamo già individuato altre 4 città dove espanderci per affermare il servizio a livello italiano entro la fine dell’anno. Nei giorni scorsi un giudice della California ha sentenziato che gli autisti di Uber non possono essere considerati “fornitori” ma veri e propri dipendenti. Anche AirBnb non se la cava bene, sempre per via di questioni regolative negli States. Voi come la vedete? In generale, qual è la vostra opinione sulla sharing economy? traslochino logo Per noi la sharing economy è non solo il presente ma anche il futuro, perché ormai è un meccanismo che sta entrando nella mentalità della gente. Uber e AirBnB ne sono la testimonianza. Noi ci proponiamo solamente come intermediari e punto di incontro tra clienti e le soluzioni di trasloco a loro più congeniali.   di Andrea Latino 

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