Glickon, il recruiting gamificato, raccoglie investimento seed

Cercare lavoro o collaboratori può essere un’operazione più efficace e divertente? Glickon,  startup milanese che si occupa di recruiting, pensa di si ed è in questa direzione che sta imperniando il suo business.  Nei giorni scorsi ha annunciato di aver raccolto  un investimento di 175 mila euro da una cordata di investitori privati guidati da MCapital. Secondo quanto dichiarato dalla società, le nuove risorse saranno utilizzate per ampliare il suo team di sviluppo e lanciare la sua piattaforma dedicata alle aziende. Per la startup si tratta del primo investimento seed (nella compagine societaria è però presente dalla costituzione un ba socio di capitali), sebbene abbia raccolto il riconoscimento nell’ambito di diversi contest nazionali (finalista Premio Marzotto 2014; vincitore mentoring program The Net Value) e internazionali (finalista Data Pioneers Competition 2014). Glickon è una piattaforma che permette ai selezionatori di verificare in maniera veloce, chiara e divertente le competenze dei candidati in fase di pre-screening. “L’idea nasce ad Atlanta negli Stati Uniti nell’estate del 2013 ma prende forma a marzo 2014 quando io decido di dedicarmi a tempo pieno a questa idea e coinvolgo altre 5 persone tra cui Davide (il nostro CTO) che lascia il suo lavoro e si unisce a me in ufficio. – racconta Filippo Negri, uno dei founder – Grazie a un primo piccolo investimento da parte di un business angel abbiamo costituito la società e realizzato un primo prototipo della piattaforma candidati e aziende. Attualmente il team è di 6 persone.  Come funziona il vostro modello di business? “Il nostro business model prevede la realizzazione di un software per aziende per attività di recruiting e staff evaluation (attualmente in Beta e disponibile sul nostro sito). Il cuore della nostra attività sono i nostri algoritmi adattivi che permettono di valutare l’abilità di un candidato in sole 10 domande; oltre a questo l’applicazione dai noi sviluppata rende accessibili a tutti l’utilizzo di alcuni elementi di gamification (non siamo un tradizionale ATS). L’altra metà della mela è la piattaforma dei candidati che lanceremo quest’anno e che ha l’obbiettivo di creare una comunità di professionisti che mettono alla prova le loro competenze per gioco o con l’obbiettivo di trovare un lavoro”.

glickon data days

Nel settore recruiting/hr c’è un certo movimento da parte di startup, qual’è il vostro vantaggio competitivo? “Il nostro vantaggio competitivo riguarda gli algoritmi che riducono drasticamente i tempi di validazione e somministrazione di un test, e di conseguenza costi e tempi per espletare le attività di pre-screening sulle candidature. Inoltre cambia completamente la prospettiva e l’esperienza che fanno i candidati che partecipano ad una challenge invece che ad un tradizionale processo di candidatura. Un altro vantaggio rispetto ai competitors è dato dall’implementazione di un tool che permette di valutare in tempo reale alcuni tratti psico-demografici dei candidati a partire dalle loro digital footprints (realizzato grazie ad una partnership con il Psychometrics Centre University of Cambridge)”. Siete già partiti commercialmente? “Abbiamo fatto alcuni progetti pilota nel 2013 e da inizio 2014 abbiamo cominciato a fatturare qualcosa. Il nostro prodotto è adatto a chiunque abbia bisogno di valutare le competenze dei candidati, si tratti di una ricerca mirata o massiva. Il nostro target sono le PMI. Oltre alle PMI abbiamo fatto piccoli progetti con società di head hunting/executive search e due grosse multinazionali di search & selection”.   (photo credits)      

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