TheFork, Tripadvisor banchetta in Italia

La notizia girava da tempo, nulla era ancora reso pubblico in via ufficiale fino a questa mattina quando finalmente è stata annunciata la nascita di TheFork Italia. Tutto è iniziato qualche mese fa quando il gruppo TripAdvisor ha acquisito per una cifra non resa pubblica due startup italiane specializzate nella prenotazione di ristoranti: Restopolis e MyTable.it. L’operazione è stata realizzata dal gruppo statunitense con l’obiettivo di integrare le attività delle due aziende italiane nell’ambito di quelle di LaFourchette controllata francese di TripAdvisor dal maggio del 2014. Oggi l’annuncio della nascita di TheFork Italia che va a completare il modello operativo già attivo in Francia, Spagna e Svizzera e che fa capo appunto al gruppo TheFork interamente di proprietà di TripAdvisor, che oggi vanta una rete di 20mila ristoranti di cui 5mila in Italia. Ad assumere l’incarico di country manager di TheFork per l’Italia è Almir Ambeskovic, già fondatore e ceo di Restopolis, che assume la responsabilità delle attività per il mercato italiano in cui TheFork e la stessa TripAdvisor puntano in modo deciso, sia per la ricchezza dei contenuti sia approfittando dell’arrivo di Expo 2015. “L’Italia è il mercato più importante in Europa per quanto riguarda la ristorazione – afferma in conferenza Ambeskovic – e noi puntiamo decisamente a raggiungere una buona fetta di questo mercato,  entro il 2015 contiamo di avere almeno 7500 ristoranti sulla piattaforma. Vogliamo portare tutti quelli “con la forchetta tra i denti” sul web”. L’acquisizione è stata un’operazione piuttosto complessa e articolata sia a livello di deal vero e proprio sia a livello di integrazione delle piattaforme e, benché cifre ufficiali non siano state rese note, non pochi tra gli investitori di Restopolis si sono manifestati piuttosto soddisfatti di come le cose sono state condotte e quindi del risultato finale in termini di ritorni finanziari. Il deal che ha visto TripAdvisor fare di Restopolis e di MyTable un sol boccone giunge a poche settimane dall’annuncio che ha visto un’altra startup italiana che opera nel business dei ristoranti, Cibando, diventare parte del gruppo indiano Zomato che grazie a tale operazione ha quindi aperto le sue operazioni nel nostro Paese (si veda articolo). “Non vedo sovrapposizioni tra TheFork e Zomato – risponde Ambeskovic a precisa domanda sul tema competitor – abbiamo modelli di business paralleli, noi facciamo anche il booking, per esempio. In passato, come Restopolis, abbiamo anche collaborato con Cibando, proprio perché abbiamo un business differente.”

almir ambeskovic

Almir Ambeskovic, fondatore di Restopolis, oggi nuovo country manager TheFork

Al di là dei numeri finanziari, delle opportunità di crescita per il mercato della ristorazione che, secondo quando affermato da Ambekovic grazie alle azioni congiunte di Restopolis e MyTable lo scorso anno in Italia si sono tradotte in circa 300 milioni di euro di maggiori entrate per i locali, e delle opportunità in termini di creazione di posti di lavoro, sia TheFork Italia sia Zomato Italia stanno in questo momento assumendo persone, ciò che appare in modo chiaro da queste operazioni è sia la bontà delle startup italiane che hanno sviluppato piattaforme per il settore della ristorazione maturando forti competenze tecnologiche e di mercato, sia il forte interesse per il mercato italiano che ha decisamente pochi uguali nel mondo quando si tratta di andare a ‘mangiare fuori’. Un quadro certamente positivo ma che, come sempre accade, ha anche un altro lato della medaglia perché denota come a fronte di un mercato appetitoso e di forti competenze tecniche e professionali le startup italiane riescono a farsi conoscere nel mondo e a divenire interessanti per gruppi internazionali ma ancora non sufficientemente capaci di crescere a ritmi più sostenuti per mettersi nelle condizioni di essere loro, soprattutto in settori dove tradizionalmente il made in Italy la fa da padrone, a diventare predatori di aziende in altri Paesi invece che solo prede di gruppi provenienti da Ponente come da Levante.  

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