Lorenzo Thione – Restopolis : intervista di Emil Abirascid

 

 

Lorenzo Thione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

EA: Ciao Lorenzo, la prima cosa che mi piacerebbe sapere è quali sono le motivazioni che ti hanno portato a decidere di entrare nel board di Restopolis: bontà del progetto? bontà delle persone che lo stanno portando avanti? potenziale di sviluppo anche nei mercati internazionali? altro?

LT: Le mie posizioni nei board, così come qualsiasi altro coinvolgimento operativo in altre startup a cui partecipo, sono guidate da una combinazione di affinità personale per il prodotto e il concetto di business, il mio istinto per l’innovazione e il potenziale dei nuovi business sul mercato, l’efficacia e la qualità del team dei fondatori e degli executive e il valore aggiunto che penso di poter portare attraverso le mie competenze, la mia esperienza e la mia rete di connessioni. Anche per Restopolis si è trattato di una combinazione di tutti questi elementi.

EA:Che tipo di contributo porterai alla startup e quindi quali vantaggi concreti pensi avrà Restopolis nell’avere te nel board?

LT: Le potenzialità del prodotto e del mercato di riferimento, l’esperienza e i paralleli con simili

business negli Usa, le mie competenze nello sviluppo di prodotti social-virali e nel marketing

relativo, e qualsiasi connessione business e finanziaria che potrà rivelarsi utile per la società.

EA: Più in generale segui l’evoluzione del mondo delle startup in Italia? se che ne pensi? se no come mai?

LT: Non seguo in modo specifico l’ecosistema italiano delle startup, sono maggiormente coinvolto con quello negli Usa che mi assorbe in termini di tempo e risorse ma, occasionalmente, giungono alla mia attenzione startup italiane interessanti che mi chiedono aiuto, suggerimenti o coinvolgimento diretto. Sono molto contento di poter aiutare Restopolis ad avere successo e non vedo l’ora di rendere concreto il mio contributo.

EA: Una figura come la tua potrebbe portare molto in termini di esperienza, di risorse, di networking, di competenza, di storia al mondo delle startup in Italia, ci hai pensato?  hai qualche programma in merito?

LT: Sono certo che in Italia più si creano opportunità più vi saranno esempi di startup italiane di rilievo e spero di avere la fortuna e le risorse per poter essere coinvolto in questi progetti.

EA: Oltre a Restopolis hai altri interessi e attività in Italia? mentre negli Usa quali sono le tue principali attività al momento?

LT: Al momento non ho altre attività in Italia, mentre negli Usa oltre a essere membro del board, advisor e investitore di un certo numero di startup divido il mio tempo tra supportare la crescita di una fondazione nazionale che ho aiutato a nascere per promuovere l’imprenditorialità nell’ambito della comunità Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, trans gender), il progetto si chiama StartOut (www.startout.org). La mia attuale occupazione di tipo imprenditoriale è quella di creare e produrre un nuovo musical per Broadway dedicato a un capitolo della storia degli Usa assai trascurato: il modo in cui i giapponesi-americani furono trattati durante la Seconda guerra mondiale a seguito dell’attacco a Pearl Harbor, il titolo del musical è Allegiance e il debutto è programmato negli Usa nella stagione 2012/2013, devo dire è un’attività non troppo diversa dal dare vita e gestire una startup …

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