Premio Innovazione amica dell’ambiente

Indice degli argomenti

Manca davvero poco allo scadere del bando del Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente 2011: i protagonisti di Startupbusiness non devono lasciarsi sfuggire questa occasione!

 

Per partecipare al Premio è necessario compilare i seguenti documenti:

1) domanda di partecipazione

2) scheda tecnica

Entrambi i moduli vanno compilati ed inviati direttamente on line entro e non oltre il 24/10/2011.

Eventuale documentazione integrativa di approfondimento dell’innovazione proposta (foto e immagini, grafici, bilanci, dati, rassegne stampa, risultati di analisi e test ecc.) può essere spedita:

a) per e-mail a [email protected]

b) per posta ordinaria a:

Fondazione Legambiente Innovazione
Via G. Vida 7
20127 Milano

indicando chiaramente sulla busta: “Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente 2011″

 

I TEMI DEL BANDO 2011

Il Bando 2011 vuole promuovere le innovazioni di prodotto, di processo e di sistema nella produzione di beni e servizi che mettono al centro l’essere umano e l’ambiente, che partono dalla specificità e valorizzazione dei territori italiani, nelrispetto della legalità. In particolare, saranno oggetto di valutazione le soluzioni innovative realizzate nell’ambito dei seguenti settori:

Energie

Per una politica energetica sostenibile, basata sull’efficienza, sulle fonti rinnovabili e sull’innovazione tecnologica, l’obiettivo principale resta il sottrarsi dalla dipendenza dai combustibili fossili nel minor tempo possibile. Il bando valuta:

  • prodotti e servizi per il risparmio e l’efficienza energetica
  • tecnologie, processi, servizi per la generazione, la distribuzione o l’acquisto di energia da fonti rinnovabili

Particolare attenzione viene posta ai progetti finalizzati alla costruzione di reti intelligenti basate su soluzioni capaci di far dialogare i soggetti integrati nella rete, nonchè a servizi e tecnologie per la gestione dei flussi di informazione.

Agricoltura

Oggi agricoltura e agroindustria rappresentano un fattore fondamentale di modernizzazione e innovazione, sia sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici che nell’arrestare il consumo di suolo. La nuova agricoltura integrerà ruoli e reddito da alimenti, innovazioni capaci di integrare biomateriali, bioenergie, valorizzazione territoriale e identità, accoglienza e socialità. Il bando si rivolge alle realtà che hanno investito in:

  • trasferimento di conoscenze, tutela e innovazione dei prodotti tipici, tutela del territorio e del suolo agricolo e forestale
  • efficienza nell’uso delle bioenergie e biomateriali in un contesto di filiera territoriale
  • sviluppo di una rete di diagnostica avanzata per la qualità, la tracciabilità, la sicurezza alimentare

Particolare attenzione viene posta a progetti di agricoltura periurbana e urbana, integrati nei quartieri.

Mobilità

La Commissione Europea pone come obiettivo strategico del settore trasporti, entro il 2050, la riduzione delle emissioni di almeno il 60% rispetto ai livelli del 1992. La grande sfida sta nell’interrompere la dipendenza del sistema dei trasporti dal petrolio e nell’individuare nuovi modelli di mobilità e nuovi servizi adeguati ai diversi contesti territoriali. Il bando valuta le innovazioni che hanno generato:

  • attivazione o miglioramento della multimodalità nei sistemi di trasporto pubblico locale, nonchè la flessibilità e l’integrazione con altri servizi di mobilità, in particolare individuando soluzioni per ridurre l’ultimo miglio e organizzare il ricorso a servizi di mobilità collettiva o condivisa
  • miglioramento della logistica delle merci
  • sensibilizzazione da parte di aziende o amministrazioni pubbliche di clienti, fornitori e dipendenti indirizzandoli verso modelli di mobilità sostenibile
  • miglioramento delle “prestazioni” delle infrastrutture di mobilità a servizio dei cittadini mediante soluzioni basate sulle tecnologie dell’infomobilità, integrate con tecnologie spaziali/satellitari
  • ampliamento dell’offerta sul mercato di tecnologie, mezzi, componenti e prodotti a basso impatto ambientale

Abitare

Dalla casa all’ecoquartiere. La sfida della sostenibilità si vince nelle nostre città e nei nostri paesi. Nelle città del prossimo futuro non basterà più costruire edifici a emissioni zero, ma sarà sempre più necessario agire su “porzioni di città†per avere economie di scala e per fare da volano al resto del territorio. è dai quartieri che può partire la rigenerazione urbana come indirizzo per riportare qualità e identità nelle nostre città e nei nostri territori, creando comunità, servizi di prossimità e sostenibilità.

Il bando valuta le realizzazioni che hanno puntato su:

  • riqualificazione e recupero di aree dismesse o degradate
  • raccolta e riciclo di acque e rifiuti, efficienza e utilizzo di fonti di energia rinnovabile: i servizi urbani di caseggiato e di quartiere
  • impiego di tecnologie nella gestione degli edifici (istruzioni, manutenzione, corretto utilizzo impianti, gestione energetica)
  • minor consumo di risorse sia rinnovabili che non rinnovabili anche attraverso servizi di prossimità e impiego di materiali a ridotto impatto in tutte le fasi del ciclo di vita.

 

Il Bando à rivolto principalmente alle imprese (private, pubbliche, individuali, cooperative, consortili, organizzazioni non profit) che producono beni o erogano servizi. La partecipazione è gratuita ed è aperta anche alle amministrazioni pubbliche, alle istituzioni scientifiche, agli istituti universitari, ai liberi professionisti e alle associazioni di cittadini.

Criteri di assegnazione

La valutazione complessiva per tutte le innovazioni sottoposte avverrà in base ai seguenti criteri:

  • la riduzione di emissioni inquinanti e climalteranti;
  • l’efficienza nell’uso delle risorse in tutte le fasi del progetto;
  • la diminuzione di consumo di risorse non rinnovabili (materiali ed energetiche) e la riduzione di inquinamento e di rifiuti prodotti (in quantità e pericolosità), nell’intero ciclo di vita;
  • l’uso di risorse rinnovabili, la valorizzazione o la rigenerazione di risorse locali, il miglior utilizzo di infrastrutture esistenti (con particolare riferimento al trasporto);
  • il potenziale impatto dell’innovazione sul sistema produttivo o sui consumi in generale, tenendo conto della situazione di partenza e dell’efficienza relativa rispetto ad attività simili;
  • la capacità di coinvolgere nella propria innovazione attori sociali diversi (fornitori, produttori, istituzioni, associazioni, consumatori), cambiando le modalità di consumo;
  • la capacità di valorizzare i fattori specifici di innovazione, tenendo conto del contesto e delle fragilità territoriali;
  • lo sforzo fatto per migliorare l’informazione relativa alle proprie prestazioni sociali e ambientali, in maniera oggettiva, chiara e trasparente. Verrà inoltre apprezzato il carattere non episodico di tale comunicazione;
  • costituirà titolo preferenziale il ricorso a forme di certificazione volontaria (ISO 14000, EMAS, Ecolabel, SA8000, energia verde, certificazione biologica, certificati verdi per la produzione di energia rinnovabile) o forme di gestione controllata in base a parametri ambientali e/o sociali (bilancio ambietale e/o di sostenibilità);
  • costituirà elemento importante di valutazione lo stato di avanzamento dell’innovazione proposta: se già allo stato di offerta commerciale (attuale o prossima), di prototipo industriale in fase di test o di brevetto;
  • saranno valutate favorevolmente le innovazioni presentate da enti ed organizzazioni che si siano particolarmente distinte nella difesa della legalità.

     

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