Aifi, nel 2012 crescono early stage, sud e imprese tecnologiche

Aifi, l’Associazione italiana del private equity e del venture capital, ha presentato questa mattina i dati relativi all’andamento degli investimenti in capitale di rischio in Italia nel corso del 2012. Lo scenario complessivo non è naturalmente immune dall’andamento economico generale sia dell’economia italiana sia di quella internazionale, nonostante ciò vi sono alcuni segnali positivi e in particolare quelli che riguardano il mondo delle start-up, degli investimenti che Aifi raggruppa sotto la voce early stage. 

In generale vi è una crescita della raccolta rispetto al 2011 pari al 29,2% passata da 1049 milioni a 1355 milioni, con una contrazione del 9,8% delle risorse investite e del 50,7% di quelle disinvestite, valore quest’ultimo in linea con i mercati internazionali, in Germania per esempio la contrazione è stata del 50,5%.
 
In termini di crescita del numero degli investimenti sono proprio quelli early stage a registrare la migliore performance passando da 106 a 136 per un valore che passa da 82 a 135 milioni di euro. Da un punto di vista geografico il nord del Paese è sempre al primo posto ma si registra una crescita importante nel sud grazie anche alle operazioni delle quattro Sgr che hanno partecipato al fondo HT per il Mezzogiorno, operazioni che hanno pesato per il 70% del totale degli investimenti al sud, come ricorda Anna Gervasoni, direttore generale di Aifi la quale sottolinea che nel 2012 per la prima volta gli investimenti in early stage superano quelli di tipo expansion.
Rispetto alle operazioni totali del 2012 che sono state 340, 139 sono state destinate a imprese ad alto contenuto tecnologico e il 63% a imprese early stage. 
 
Un quadro quindi che vede giungere le buone notizie dalle operazioni nel Mezzogiorno sottolineando come il progetto HT pur partito con qualche incertezza si è rivelato positivo, dalle operazioni in early stage, quindi negli investimenti in start-up e dagli investimenti che preferiscono di gran lunga le società tecnologiche. Tutti dati che fanno ben sperare per l’andamento nel 2013 con la speranza, naturalmente, che lo scenario economico generale viva finalmente un ripresa. Ripresa che può essere aiutata dalle azioni del Fondo europeo degli investimento e dal Fondo italiano degli investimenti. Il primo, come ha ricordato il suo presidente Dario Scannapieco, ha avviato tra gli altri il progetto European angel fund che lavora con i business angel e che nella fase pilota condotta in Germania ha dato ottimi risultati, il secondo che invece ha assegnato i 50 milioni di euro disponibili per le start-up a quattro fondi, di cui due già resi ufficialmente noti: 360 Capital partners e United ventures, e due di cui si saprà tra pochi giorni, il Fondo italiano di investimento sta inoltre lavorando per destinare ulteriori 15-20 milioni di euro alle operazioni start-up e anche di questo a breve si avrà conferma. 
 
Nelle prossime ore Startupbusiness pubblicherà un’analisi approfondita dei dati presentati questa mattina

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