Tra Egomaniac e Brand-Peer, l’Italia 2.0 secondo DoXa

E’ uscita l’edizione 2013 della ricerca Italia 2.0 che Duepuntozero Doxa conduce dal 2009 sull’uso dei social media da parte degli italiani, analizzati in due differenti wave nel corso dell’anno. 1.500 interviste ogni semestre (totale 3.000 all’anno) per dipingere lo stato dell’arte italiano degli utenti internet e le loro attese verso le iniziative social dei brand.

 

Questi sono i cinque profili individuati dalla ricerca che, secondo DuepuntoZero, un brand o chi usa internet a scopi marketing, dovrebbe tenere presenti quali target di riferimento.

I 5 profili hanno differenti attese e volontà di relazione con le attività di
comunicazione social media delle aziende, in particolare:
• Social Fun (33%): vede il brand (cioè la presenza online del brand, tipicamente pagina FB) come meeting point, cioè è interessato alla community che gira intorno al brand
• Brand Peer (21%): vede il brand come proprio interlocutore, di conseguenza vuole parlare con il brand e si aspetta di essere ascoltato
• Practical (17%): vede il brand come supporto informativo, si aspetta grande autenticità 
• Egomaniac (15%): il brand come trampolino, il suo livello di coinvolgimento può essere molto elevato perchè guidato da una forte motivazione egocentrica
• Emotional (14%): il brand come stimolo emotivo, l’engagement qui è tutto una questione legata ai valori, ai sentimenti che il brand riesce a trsmettere.

 

Sebbene il panorama dei Social Media sia piuttosto stabile, si riscontra la predilezione degli italiani per Facebook, che rimane il social network più frequentato (l’81% degli utenti che ha un account su FB, pari a 23,2 milioni), in controtendenza rispetto ad altri Paesi, per esempio, nel Regno Unito Facebook ha perso 600.000 utenti a fine anno (fonte: Social Bakers).

 

Tuttavia la ricerca mostra che gli italiani hanno sempre più a cuore la propria privacy su FB:  la restrizione dei profili per quanto riguarda la privacy ha coinvolto il 47% degli account, il 64% condivide i contenuti del proprio profilo solo con gli amici, il 12% con amici di amici, il 18% con tutti (tra le persone con profilo pubblico il 63% sono uomini), il 2% con nessuno.

Facebook si conferma canale fondamentale di comunicazione di marca: il 51% degli utenti segue almeno una pagina ufficiale di brand ed in media si seguono 40 brand page.


Twitter cresce: oggi il 29% degli internauti ha un proprio account, anche se solo la metà dichiara di cinguettare spesso!  Gli utenti Twitter seguiti sono sempre di più e così anche le attività fatte sul SN dai propri utenti: seguiamo per  lo più amici e conoscenti (76%, +27pt% vs. marzo 12), ma anche vip (56%, +31pt% vs. marzo12), ma anche aziende in maniera sempre più consistente (31%, +20pt% vs. marzo 12), per ottenere informazioni e aggiornamenti dai brand o per ricevere da questi risposte real time.

Youtube è il secondo social network in Italia: con il 60% degli utenti che dichiara di utilizzarlo spesso, oggi raggiunge il 47% di iscritti.

Youtube si impone come media pubblicitario mass market in cui gli utenti sono esposti a comunicazioni di altri utenti su prodotti ma anche a messaggi pubblicitari seppur non canonici: il 34% cerca pubblicità del passato, 26% parodie di altri utenti, 25% pubblicità del momento, 20% pubblicità internazionali, rendendo quindi forse frammentato il posizionamento di marca delle aziende.

Poi Istagram, il social network che cresce di più in assoluto, conosciuto oggi dal 57% della popolazione internet ed utilizzato dal 22% (assiduamente dal 7%).

 

 

 

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