Crowdfunding per Floome, tecnologia e design made in Italy

  La società si chiama 2045Tech, la sua creatura Floome, un etilometro per smartphone (tutti i sistemi operativi), super attendibile e dal design molto curato e piacevole. Una startup e un oggetto che sono un concentrato di tutte quelle belle qualità che dovrebbero caratterizzare la giovane impresa innovativa italiana: inventiva, attenzione al design, qualità tecnologica, team determinato.  Recentemente per Floome è stata avviata una campagna di crowdfunding su Indiegogo, ancora attiva, attraverso la quale la giovane società spera di raggiungere alcuni obiettivi, come ci spiega Fabio Penzo, uno dei co-founder nell’intervista che segue. 

Ciao Fabio, allora come procede la campagna di crowdfunding? perchè avete pensato di finanziarvi in questo modo? Procede discretamente, ma un pò a rilento. Gli italiani non hanno ancora la cultura del crowdfunding, in Europa svettano Germania, Francia e alcuni paesi del nord come attitudine a questo tipo di finanziamento. Floome è conosciuto poco e solo in Italia quindi, per quanto appena scritto, i risultati sono molto al di sotto delle nostre esigenze. Per risollevare le sorti della campagna abbiamo ingaggiato un PR americana che si occuperà di riassumere la storia attorno a Floome e soprattutto a pubblicarla in molti blog US-based seguiti a livello mondiale. Con questa mossa pensiamo di poter rovesciare le sorti del nostro finanziamento crowd. Il nostro prodotto parla da se, sia come utilità che come estetica, e questo aiuta ma, ad ogni modo, siamo solo tre ragazzi che investono i loro risparmi e quindi il budget per l’advertising in genere è molto rosicato. L’avvio della campagna di crowdfunding è una strategia che dal mio punto di vista, racchiude molteplici risultati e soprattutto che agisce su molteplici fronti: finanziamento senza equity in cambio, avvicinarsi ai primi clienti (imparare a capire le loro esigenze e in generale comunicare in maniera efficace), ricevere feedback per eventuali migliorie e infine per pura pubblicità di noi e del prodotto. Quindi il crowdfunding, non serve solo dal punto di vista finanziario ma ti permette di compiere un passo più “corto” prima di quello “grande” che porta dal prodotto finito al mercato. Come è nata l’idea di Floome? Molto spesso le idee vengono dalla necessità di eliminare un problema, e questo è anche il caso di Floome. La gran parte delle persone ama bere ma non può farlo con tranquillità per paura di multe che molto spesso hanno ripercussioni non solo finanziarie ma anche a livello sociale. Sin dall’inizio Floome doveva essere un dispositivo preciso e soprattutto non salva-vita, come dicono i produttori di etilometri, ma salva-stress. Mi spiego meglio: normalmente i produttori di etilometri usano slogan come “con il prodotto ti salva la vita perchè sai quanto sei ubriaco”, Floome invece non solo ti sa dire quanto hai bevuto (con estrema precisione perchè usiamo la stessa tecnologia degli etilometri delle forze dell’ordine) ma ti sa dire, in base alle tue caratteristiche fisiche, quanto tempo serve al tuo corpo per tornare sotto il limite legale: in altre parole di restituisce la tranquillità di bere con moderazione e ti fa sapere qual’è il momento giusto per poter rimettersi alla guida. Quanto costa al pubblico? Siamo in prezzo promozionale a 49€. E’ un prezzo molto interessante perchè è meno di un terzo degli etilometri professionali. Inoltre Floome non richiede la sostituzione di batterie (e nemmeno la ricarica delle stesse) o altri costi aggiuntivi: lo compri, lo porti con te e lo usi senza preoccupazioni. Anche i servizi come “chiama il taxi vicino a te” e l’app sono completamente gratuiti. Pensate che il dispositivo possa avere altre applicazioni oltre a quelle legate all’alcol e alla guida? Per ora no, vogliamo concentrare i nostri sforzi nella riduzione del fenomeno “drink&driving”. Per farlo non venderemo solo al pubblico ma anche ad altri business quali assicurazioni, case automobilistiche e produttori di bevande alcoliche. La misurazione di Floome ha qualche valore legale? No, non è quello lo scopo con cui abbiamo concepito Floome. Gli stessi etilometri delle forze dell’ordine per avere valenza legale devono essere associati ad un certificato di calibrazione valido (non sempre è così da quanto mi dicono varie persone). E’ uno strumento molto accurato con precisione testata dal dipartimento di chimica dell’università degli studi di Padova. Inoltre stiamo attendendo gli ultimi risultati dal FDA (Food&Drug Administration) americano, test comparativi con dispositivi professionali, che sino ad ora Floome ha superato a pieni voti. A valle di questa certificazione passeremo ai test dell’ NF, ente francese di certificazione degli etilometri (in Francia è obbligatorio avere un etilomentro marchiato NF in macchina). Quanti siete nel team? lavorate tutti a tempo pieno sul progetto? 2045Tech è composta da 7 persone sparse in ben 3 continenti. Il team italiano è composto da me (CEO e co-fondatore), Marco Barbetta (CTO e co-fondatore), Matteo Petrani (Web director e co-fondatore) e Andrea Mocchiutti (Marketing director). Luca Escoffier, esperto di proprietà intellettuale, ha lavorato svariati anni negli US ed ora vive a Tokio. Kris Lee ci da supporto legale e vive a Seattle, Efrat Kasznik è la nostra advisor e lavora e vive nella Silicon Valley. Siamo assolutamente tutti a tempo pieno sul progetto (ad esclusione della nostra advisor che compensa il suo impegno part-time con la qualità dei consigli). E’ stupendo lavorare con persone di età, esperienza e cultura diverse. Il vostro percorso è stato finora più divertente, gratificante o faticoso? Se devo risponderti con una sola parola ti dico gratificante. Fare azienda è un processo di apprendimento continuo sotto eterogenei punti di vista, per questo è estremamente stimolante e gratificante. D’altronde sostengo che il rischio è il miglior modo per valorizzarsi. Non ti nascondo però che per noi è a tratti faticoso, soprattutto quando capisci che il tessuto sociale ed economico-fiscale su cui poggiamo è davvero poco solido. Però il divertimento e la gratificazione che ricevo e riceviamo ogni giorno ci fa dimenticare delle fatiche, ci fa svegliare due ore prima la mattina e ci fa andare a letto tardi.

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