BBC ‘The next billionaires’, per l’Italia c’è Matteo Achilli

“Sono molto contento di essere stato scelto dalla BBC, soprattutto in un momento in cui mi sto preparando per il grande salto di qualità con Egomnia. Spero che questa attenzione mediatica che mi viene rivolta dai giganti dell’editoria all’estero sposti l’interesse verso cosa di bello si sta facendo nel digitale in Italia e che sia quindi d’aiuto all’immagine del Paese, dei suoi giovani e degli altri meritevoli startupper italiani”, così Matteo Achilli, fondatore di Egomnia.com, anticipa a Startupbusiness l’uscita del nuovo documentario della britannica BBC dal titolo ‘The next billionaires’ in cui appare il giovanissimo imprenditore italiano e del quale qui è disponibile un’anticipazione

Startupbusiness ha parlato con Matteo Achilli in passato in occasione del lancio della nuova versione della piattaforma con anche una intervista in cui si racconta la genesi e le prospettive di sviluppo dell’azienda (gli articolo sono qui e qui) 

Per saperne ancora di più, Egomnia ha anche diffuso oggi una nota che annuncia il documentario della BBC in cui racconta anche delle novità in arrivo, la riportiamo qui sotto.

Matteo Achilli, romano classe 1992. Studente di Economia Aziendale e Management all’Università Bocconi di Milano e fondatore e amministratore unico di Egomnia. Nel 2012, a soli vent’anni, Panorama Economy gli ha dedicato la storia di copertina definendolo lo Zuckerberg Italiano.

Egomnia.com è una piattaforma online nata poco più di 24 mesi fa con l’obiettivo di aiutare le persone a trovare lavoro. Il sistema utilizza degli algoritmi per attribuire punteggi ai curricula degli iscritti, facilitando il lavoro dei recruiter. Molte sono le persone che hanno dato fiducia al progetto. Parliamo di quasi 300 mila iscritti solo in Italia e 700 aziende tra cui molte multinazionali.

Nonostante Egomnia sia ancora in fase Beta, il volume d’affari della società ha toccato sin da subito le diverse centinaia di migliaia di euro di fatturato, operando a 360° nel mondo delle risorse umane proponendo a multinazionali anche software innovativi e complementari al portale.

Matteo Achilli ha iniziato a lavorare al progetto a 19 anni, durante l’ultimo anno di liceo. “Gli studenti consultano i ranking delle università per una corretta scelta dell’ateneo, ho pensato di creare una classifica di persone per aiutare le aziende a trovare i migliori talenti” ha dichiarato più volte. 

Nato da una normale famiglia nella periferia di Roma, Matteo ha investito poche migliaia di euro per realizzare la prima versione del sito coinvolgendo giovanissimi ragazzi italiani. All’inizio nessuno considerava veramente Matteo e il suo giovane e piccolo team, finché il sito non venne messo online nel marzo 2012, registrando un record di iscrizioni.

Non sono mancate le critiche. C’è chi ha ritenuto poco efficace l’idea dell’algoritmo e dell’attribuzione di un punteggio alle persone, chi ha attaccato la qualità della scrittura del codice del sito e chi ha attaccato la forte esposizione mediatica di Matteo. 

Molti sono invece le persone che hanno visto in Matteo un simbolo di speranza per l’Italia in grado di rendere grande nel mondo il Made in Italy anche nel settore informatico e di spronare la generazione di ventenni a non arrendersi mai, cercando di crearsi il proprio futuro. Matteo ha più volte testimoniato la sua storia, anche ad eventi di rilievo internazionale come il TechCrunch e il TED. Tra i riconoscimenti più importanti c’è anche la medaglia d’oro e il diploma d’onore del Premio Isimbardi conferitogli dalla Provincia di Milano.

Matteo Achilli ha dichiarato di lavorare sodo al prodotto ultimato da circa un anno, cercando di stare il più possibile lontano dalle telecamere. 

“Per la prima volta pubblicizzerò il prodotto, non la storia che vi è dietro. Siamo quasi pronti a uscire dalla fase Beta”.

Il portale è stato infatti riscritto da zero e la gigantesca mole di lavoro che conta milioni di righe di codice è quasi finita. A ottobre 2014 infatti è previsto il lancio della versione internazionale di Egomnia che comprenderà una traduzione del portale in 3 lingue, una maggiore interazione con altri social network (Google, Facebook e Twitter soprattutto) pensata per aumentare la viralità del sito e il traffico, una sezione dedicata ai Gruppi, una nuova piattaforma di advertising pensata appositamente per Egomnia, un potenziamento architetturale, un forte potenziamento SEO, un’ottimizzazione generale della piattaforma e la creazione di una nuova valuta virtuale per agevolare le aziende nei pagamenti per annunci, ricerche ed employer branding. 

“Il grande salto di qualità” questo è l’obiettivo che Achilli si è posto di fare prima del 2014. Le carte ci sono tutte. Soprattutto perché Egomnia sta per diventare una multinazionale, avendo già un investitore per il Brasile – Paese in cui Egomnia verrà lanciato in contemporanea con il lancio della nuova versione in Italia con sede a San Paolo – e diversi anche in Asia. Il tutto prima della fine dell’anno. 

Sono molti i brand coinvolti da Matteo come “Account Gold” per la nuova versione del portale. Multinazionali da miliardi che grazie a questa nuova forma di contratto pagheranno Egomnia per servizi illimitati della piattaforma e assistenza diretta. Da ottobre tutti gli annunci di lavoro di alcune delle società più importanti del mondo saranno su egomnia.com. 

Inoltre Egomnia ha anche stretto solide partnership con due colossi americani nel mondo informatico. Società che hanno intenzione di rafforzare la rete commerciale e la presenza di Egomnia nel mondo, velocizzandone la crescita.

Molti sono gli investitori che hanno cercato di investire su Egomnia sin da subito, arrivando a valutare Egomnia dai 3 ai 5 milioni di euro. Tutte proposte rifiutate da Achilli che ad oggi detiene ancora il 100% delle quote della società.

Una storia affascinante, chiacchierata e che rappresenta una delle pagine più significative della storia italiana di internet degli ultima anni. La BBC ha visto in Matteo un futuro miliardario perché ha visto in Egomnia la futura più grande piattaforma di giovani talenti del mondo. 

Per sapere come sarà la nuova Egomnia, quali saranno i colossi americani che hanno stretto partnership con la giovane società italiana e quali saranno i brand delle multinazionali “account gold” di Egomnia bisognerà aspettare ottobre.

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