Vertis, Enel, Sant’Anna e Bocconi sono i membri italiani del gruppo europeo sull’Innovation policy management

 

 

 

 

“Accrescere la coerenza tra le politiche d’innovazione a livello europeo, nazionale e regionale è fondamentale per completare un ecosistema europeo dell’innovazione capace di contribuire a un’economia competitiva fondata sulla conoscenza”.

 

Con queste parole il ministro dell’Istruzione, università e ricerca Stefania Giannini ha inaugurato l’incontro del Gruppo di lavoro di alto livello sull’Innovation policy management (Hlg) che si è svolto nei giorni scorsi presso il Consiglio nazionale delle ricerche. Secondo l’Hlg la risposta al declino della crescita e della competitività dell’Europa risiede nel complementare le iniziative a livello nazionale con gli ecosistemi d’innovazione europei, così da promuovere innovazione e competitività attraverso l’allineamento e la cooperazione tra stakeholder, governi, Commissione, compagnie e centri di ricerca in tutta Europa. Il professor Luigi Nicolais, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, ha dato il benvenuto al gruppo di lavoro e ha sottolineato come ‘La competitività dell’Europa non dovrebbe basarsi sulla riduzione del costo del lavoro, ma sulla conoscenza e su iniziative innovative”.

 

Hlg è formato da 40 membri provenienti da Stati membri, mondo accademico, istituzioni europee e grandi compagnie, rappresenta un esempio senza precedenti di collaborazione tripartita, indipendente e temporanea tra settore pubblico e privato. 

 

Secondo quanto ha aggiunto il ministro Giannini – riporta una nota – l’attività e le raccomandazioni del Gruppo sono molto vicine alle priorità della presidenza italiana del Consiglio UE”. L’innovazione dei sistemi educativi, su cui il governo sta preparando una serie di misure, e il consolidamento dello Spazio europeo della ricerca sono stati indicati come particolarmente importanti per il futuro dell’Europa.   

 

Hlg, invitato dalla Presidenza Italiana del Consiglio UE a celebrare la sua terza sessione di lavori a Roma, ultimerà il suo rapporto indirizzato sia alle istituzioni europee sia agli Stati membri, rapporto che si pone come obiettivo il miglioramento dell politche d’innovazione in Europa. Una volta terminato, il rapporto sarà presentato al Consiglio UE dedicato alla Competizione a settembre e successivamente al Consiglio Europeo e alla Commissione. 

  

Tra i componenti di questo innovativo gruppo si contano numerosi rappresentanti italiani. Oltre al rappresentante nominato dal governo italiano, due aziende italiane (Enel e Vertis) e due università (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed Università commerciale L. Bocconi) figurano nel novero dei partecipanti europei selezionati per far parte del Gruppo. 

 

Tra le proposte più importanti contenute nelle oltre 50 raccomandazioni avanzate dal Gruppo spiccano la promozione di politiche maggiormente basate sui fatti, una valutazione dell’impatto indipendente, una revisione delle procedure e un ruolo di maggiore importanza per il Chief scientific adviser a salvaguardia della qualità.  

 

Il professor Stefan Schepers, Segretario generale del gruppo, ha osservato che “al fine di accrescere la sua competitività e creare maggiore valore per il settore industriale, l’UE deve garantire un migliore allineamento tra gli obiettivi del pubblico e strategie di business a lungo termine. Al contempo, l’UE deve anche considerare le richieste provenienti dai cittadini e gli sviluppi del mercato globale”.  

 

“L’High level group si è dimostrato uno strumento molto efficace e pragmatico per il disegno di una politica europea dell’innovazione. – spiega Nicola Redi, Investment director di Vertis illustrando il lavoro del Gruppo a Startupbusiness – La contemporanea presenza di top manager di grandi imprese, dirigenti dei principali ministeri europei e accademici si è rivelata una scelta lungimirante che ha permesso di individuare azioni molto concrete e di grande respiro, senza impatti ulteriori sulle finanze pubbliche dell’Unione Europea. Essere l’unico operatore europeo di venture capital invitato nel gruppo, mi ha confermato la validità del nuovo approccio al capitale di rischio per l’innovazione che stiamo seguendo con Vertis. L’obiettivo non può essere solo finanziario di breve periodo, ma richiede una visione più ampia di sistema che va dalla ricerca universitaria alla grande impresa industriale: i risultati finanziari ci sono solo in presenza di reale sviluppo industriale. Penso che, con le raccomandazioni del gruppo, la presidenza italiana di turno abbia una grande opportunità di posizionare il nostro Paese fra i leader dell’innovazione: come membro italiano, assieme ai colleghi di Enel, Sant’Anna e Bocconi, saremmo lieti di supportare operativamente il Governo italiano in questo compito”.

 

Da Enel aggiungono: “L’innovazione sta portendo profondi cambiamenti nel settore energetico. Enel ha un Dna tecnologico e intende partecipare alla definizione di nuove politiche per l’innovazione in Europa al fine di assicurare un modello maggiormente sostenibile per i cittadini e gli stakeholder”.

 

Il Gruppo di lavoro di alto livello sull’Innovation policy management è un gruppo temporaneo, indipendente e tripartito, composto da esperti nel campo dell’innovazione provenienti dagli Stati Membri dell’UE, dal Consiglio Europeo, dalla Commissione Europea, da compagnie e dal mondo accademico. Il Gruppo è stato lanciato sotto la presidenza polacca del Consiglio UE nel dicembre del 2011, per proseguire nel suo lavoro sotto le presidenze irlandesi e italiane. 

 

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