Rinascimento ferroviario, il treno si prepara al futuro

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Il treno è il veicolo del momento, il treno vive una primavera di promesse, il treno si propone come la cifra del trasporto pubblico in Europa e si è reso protagonista di una sfilza di annunci che nelle ultime settimane si sono rincorsi sui binari di mezzo continente. 

Partiamo dal grande ritorno: il Milano-Parigi. Tra l’ultimo giorno di marzo e il primo giorno di aprile del 2025 le società ferroviarie francese e italiana hanno annunciato la riapertura della tratta che fu chiusa ad agosto del 2023 a causa di una frana che aveva interrotto la linea. 

SNCF e Trenitalia hanno presentato il rinnovato servizio in partenza da Milano Garibaldi per il convoglio francese e da Milano Centrale per quello italiano, che impiega circa sette ore a raggiungere la Ville Lumière in tutta comodità, senza problemi di bagagli, controlli di sicurezza e a costi di lancio che sono assai competitivi rispetto a quelli dell’aeroplano, e senza nominare l’impronta dell’impatto ambientale che pende decisamente a favore della rotaia. 

Infrastrutture

Il ripristino della linea Milano-Torino-Lione-Parigi è il primo passo di uno sforzo infrastrutturale che riguarda le linee ferroviarie e che si articola con la realizzazione del nuovo passaggio tra Torino e Lione che renderà ancora più veloce il collegamento transalpino, nella realizzazione del nuovo tunnel del Brennero destinato a dare nuovo impulso alla linea tra Verona e Monaco di Baviera che passa per Trento, Bolzano, Innsbruck e si collega poi alla rete ferroviaria nordeuropea da un lato e alle direttrici verso Milano e Torino e verso Bologna, Firenze, Roma Napoli, dall’altro. E poi c’è il terzo valico ferroviario tra Milano e Genova il cui completamento è piuttosto vicino nel tempo e che renderà gli spostamenti in treno sulla tratta molto più veloci e frequenti sia per persone sai per le merci facendo così anche da supporto alla linea che collega il nord dell’Italia con il sud della Francia e verso la Spagna e dando nuova forza anche al porto del capoluogo ligure. Altre opere strategica per l’infrastruttura ferroviaria nazionale sono la linea ad alta velocità tra Napoli e Bari, due ore di viaggio, e la nuova stazione di Firenze Belfiore, sotterranea, modernissima che ridurrà il tempo di viaggio dei treni AV tra Milano e Roma abbondantemente sotto le attuali tre ore. E c’è anche innovazione tecnologica come quella del primo treno italiano a idrogeno denominato H2ise0 che corre sulla tratta Brescia-Iseo-Edolo, è operativo dall’inizio dell’anno ed è realizzato e gestito da Trenord con FNM e Ferrovienord. 

Design e impatto urbano

Il treno è velocità, è riduzione dell’impatto ambientale, è comodità, è la capacità di arrivare e partire dal centro delle città ma è anche fascino, anche qui ci sono stati, sempre in queste settimane un paio di avvenimenti che hanno riportato alla luce pezzi di storia ferroviaria: il nuovo servizio turistico extra lusso dell’Orient Express denominato La dolce vita che viaggerà su otto diverse tratte lungo la Penisola per portare i viaggiatori a vivere il treno come esperienza e non solo come mero mezzo di trasporto, esperienza che consente di vivere appieno il concetto di trasporto ferroviario di lusso e di legarlo ai territori che attraversa, e poi il grande ritorno del treno Arlecchino, capolavoro di innovazione e di design nato dalla matita di Gio Ponti e Giulio Minoletti in un epoca in cui il fascino delle ferrovie esplorava nuove forme. L’Arlecchino, al secolo ETR 252, è tornato a funzionare ed è stato scelto da Prada per il suo allestimento durante la Milano Design Week portando i riverberi del fuorisalone anche sotto le volte della stazione Centrale. 

Il treno è impatto sociale, è valorizzazione del territorio anche urbano, si pensi all’impatto che le stazioni hanno nei contesti dei quartieri in cui sono collocate, solo a Milano, per esempio, ci sono 24 stazioni che portano economia, flussi di persone e che contribuiscono a dare nuova vita e valore ad aree un tempo periferiche e trascurate. 

La rete europea

Il treno corre verso il futuro e già Trenitalia ha annunciato la sua intenzione di arrivare fino a Londra, con un collegamento da Milano con snodo a Parigi e via verso le terre di Albione e sempre sull’asse Parigi-Milano un’altro annuncio di queste settimane, meno ferroviario e più legato al trasporto pubblico ha visto ATM, la società che gestisce la rete dell’area milanese di metro, tram, bus, vincere il bando per la gestione di alcune linee di bus nella capitale francese, attività che si aggiunge a quelle internazionali già consolidate che vedono ATM gestire le linee metropolitane di Copenaghen e Salonicco. 

Guardando ancora un po’ più in là nel futuro c’è il progetto Starline  . Sì tratta di un progetto ideale, una sorta di linea guida per il futuro del trasporto ferroviario in Europa, una rete di collegamenti pensata come fosse la metropolitana che consente di raggiungere tutte le principali città del continente. Le linee immaginate vanno da Helsinki a Berlino, da Liverpool a Kyiv, Atene, Lisbona, da Napoli a Berlino, Oslo-Milano, Madrid-Istanbul. Milano e Berlino i nodi principali con Parigi, Zurigo, Monaco, Vienna, Francoforte, Varsavia, Lione, Madrid, Kyiv che ospitano gli altri incroci tra le linee. Un progetto affascinante che sarebbe in grado di rivoluzionare il concetto stesso di Europa, un concetto che già oggi prende forma con i treni paneuropei che viaggiano di notte , treni che un tempo erano considerati come l’alternativa low-cost per gli spostamenti e che oggi sono tornati a giocare un ruolo da protagonisti, moderni, confortevoli accompagnati da servizi, internazionali, e già parte integrante degli orari di Trenitalia, SNCF, delle ferrovie austriache ÖBB, di quelle tedesche DB, delle svizzere SBB CFF FFS, delle spagnole Renfe, delle olandesi, belghe, svedesi SJ, hanno nomi come European Sleeper, Euronight, Nightjet, Bosforo Express, Night Riviera, viaggiano col buio per portarci con comodità nelle luminose località del continente. 

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