Magnisi Venture, il veicolo d’investimento per l’impact innovation

“Dopo l’esperienza di Mosaicoon ciò che ho voluto fare è cercare di comprendere quale è la vocazione startup italiana”, così esordisce Ugo Parodi Giusino nel raccontare a Startupbusiness il lancio di Magnisi Venture, il nuovo veicolo di investimento che fa capo alla holding Magnisi che è già operativa da tempo e ha già 10 partecipazioni. “La base di questo progetto è proprio quella di sostenere leo sviluppo di imprese innovative che sappiano fare leva su quelle che sono le forti identità che abbiamo noi come europei, italiani e anche siciliani”. La Sicilia è la patria di Giusino e anche del suo socio nel progetto Magnisi Venture Giuseppe Tomasello il quale dopo avere fondato la startup Edugo l’ha venduta a Docebo di cui è tutt’ora vicepresidente AI e vive a Dubai.

I due fondatori hanno quindi ragionato sul fare in modo che anche in Sicilia ci possa essere un ecosistema favorevole alle startup che può fiorire ulteriormente anche grazie al lavoro remoto e al fatto che i collegamenti con la grande isola del mediterraneo sono sempre più facili. “Inoltre stiamo sviluppando un programma che prende il via sì dalla Sicilia ma si sviluppa anche altrove e questo altrove parte proprio da Dubai creando così un ponte tra il mediterraneo e una delle aree del mondo in cui la crescita del business è formidabile”.

Il veicolo assume il modello di venture studio con un approccio da co-fondatore affiancandosi così a fondatori che hanno buone idee e buone capacità e hanno bisogno di un partner che ne sostenga e faciliti lo sviluppo: “per essere il più efficaci possibile abbiamo deciso di fare investimenti early stage con modalità molto leggere, senza le tipiche clausole che applicano i VC per esempio e con percentuali di minoranza comprese tra il 10% e il 25%, e abbiamo deciso di concentrarci su startup che innovano con il software e l’intelligenza artificiale i settori ad alto impatto come l’agrifood, il sociale, la blu economy e la green economy”. Il programma prevede che le startup abbiamo il loro quartiere generale in Sicilia e che diventino protagoniste di una fase di accelerazione che si sviluppa per un mese sempre in Sicilia, nel nuovo spazio che ha sede a Palermo in piazza Politeama, e per un altro mese a Dubai.

“Con Giuseppe siamo decisamente complementari, io mi occupo più degli aspetti di business e della gestione delle partecipate mentre lui è impegnato sugli aspetti di scalabilità e sta anche mettendo a punto un tool basato su intelligenza artificiale che aiuterà gli imprenditori in questo processo”. Il nuovo veicolo, che prende il nome dalla penisola di Magnisi nei pressi di Siracusa e culla della cultura Thapsos sviluppatasi durante l’età del bronzo, si propone quindi come strumento a supporto dell’innovazione d’impatto che, nella visione dei fondatori (nella foto), è quella che caratterizza maggiormente il modo in cui si identifica l’innovazione fatta in Italia e in Europa e come veicolo che facilita non solo la crescita di imprese con potenzialità ma anche del territorio siciliano che recentemente ha già più volte dimostrato di essere attrattivo per le startup e l’innovazione, come per esempio accaduto a ottobre 2024 quando la città di Palermo ha ospitato la prima edizione della Mediterranean Startup World Cup.

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