Vertis e Zest annunciano la exit di Fitprime acquisita da Wellhub

Wellhub, la scaleup di diritto statunitense ma originariamente nata in Brasile con il nome di Gympass che opera nel settore del benessere aziendale, rende noto di avere perfezionato l’acquisizione di Fitprime, piattaforma italiana nata per offrire servizi di welfare aziendale per il benessere della persona tra cui palestra, nutrizionista, psicologo e formazione.

L’operazione riguarda la cessione del 100% da parte degli azionisti della società italiana a Wellhub attraverso l’operazione perfezionata parte per cassa e parte attraverso l’attribuzione di azioni dell’acquirente con il conseguente ingresso degli azionisti di Fitprime nel capitale della società statunitense. Wellhub conta tra i suoi principali investitori Atomico, EQT Growth, Softbank Vision Fund e General Atlantic. Al capitale di Fitprime partecipano Vertis SGR, attraverso i fondi Vertis Venture 2 Scaleup e Vertis Venture 4 Scaleup Lazio (finanziato dalla Regione Lazio tramite Lazio Innova) entrati entrambi nel 2020, oltre che Zest (già LVenture), IAG, Club degli Investitori e alcuni business angel.

Fondata nel 2016 da Matteo Musa, Gianluca Mozzillo, Laura Carpintieri e Damiano Rossi (nella foto), Fitprime consente a corporate e PMI, tra cui Generali, Pirelli, Astrazeneca e Coop di offrire benefit per la salute olistica attraverso la possibilità di accedere a 3.500 centri sportivi affiliati in 1.200 città, consulti con nutrizionisti e psicologi a più di 400mila dipendenti in tutta Italia. In tre anni il giro d’affari di Fitprime è cresciuto di oltre tredici volte passando da circa 0,65 milioni di euro al 31 dicembre 2020 a circa nove milioni di euro a fine 2023. Una crescita generata anche grazie a un consolidamento nel segmento B2B, nel quale oggi la società può contare su oltre 200 aziende clienti.

Alessandro Pontari, partner di Vertis SGR dichiara in una nota: “Accompagnare il percorso di crescita di questa azienda fino al risultato odierno ci rende particolarmente orgogliosi.  In soli quattro anni abbiamo costruito uno dei principali player in Italia nel mercato del wellbeing evidenziando anche come il mercato italiano dell’innovazione sia in grado di dar vita e far crescere realtà apprezzate a livello internazionale da unicorni come Wellhub”.

Amedeo Giurazza, fondatore, CEO & managing partner  di Vertis SGR aggiunge: “Abbiamo investito in Fitprime nel dicembre 2020 in qualità di lead investor e, grazie anche alle misure di cui è promotrice la Regione Lazio attraverso Lazio Innova, ne siamo diventati il principale azionista, affiancando i fondatori in un percorso virtuoso che ci ha portato oggi a questa exit di successo”.

Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e assessore allo Sviluppo economico, commercio, artigianato, industria, internazionalizzazione dice “Il percorso di crescita di Fitprime e l’importante ruolo svolto da Vertis ci rendono molto orgogliosi perché ancora una volta testimoniano della vitalità dell’ecosistema innovativo del Lazio e della sua capacità di affermarsi a livello internazionale. Questa storia di successo ha per noi ancor più valore considerato l’imminente avvio della nuova strategia per il venture capital, grazie alla quale la Regione Lazio, con il ruolo fondamentale di Lazio Innova, punta a sostenere le startup innovative e tecnologiche e gli investitori professionali che nella nostra regione vogliono rafforzare la loro presenza”.

Wellhub, che ha una valutazione di 2,4 miliardi di dollari ha acquisito Fitprime per un controvalore di 4 milioni di euro, di cui il 50% in cash e il 50% in azioni della società USA, fa sapere Zest in una nota separata riferendosi al valore della quota detenuta dal gruppo nato dalla fusione tra LVenture e Digital Magics.

Fitprime è stata lanciata da Zest grazie al programma di accelerazione Luiss EnLabs, nato da una joint venture con l’Università Luiss. La startup ha inizialmente sviluppato un modello consumer orientato alla vendita di abbonamenti virtuali per l’accesso a centri sportivi convenzionati, rafforzando poi la sua offerta in ambito B2B grazie a una piattaforma completa di wellbeing aziendale.

“Questa exit, la terza finalizzata nel 2024 da Zest (dopo quelle finalizzate dalle startup Futura e Cardo AI), dimostra il livello di maturità raggiunto dal nostro portafoglio, che conta campioni tecnologici e startup ad alto potenziale operative nei principali settori industriali. L’acquisizione di Fitprime da parte di Wellhub conferma l’attrattività del nostro portafoglio anche da parte di investitori internazionali, frutto del costante lavoro di valorizzazione svolto da tutto il team. La nostra ambizione è lanciare e accompagnare verso il successo la nuova generazione di imprese tecnologiche, creando impatto nel sistema economico e valore per i nostri azionisti”,afferma Luigi Capello, CEO di Zest.

“Siamo orgogliosi di aver accelerato Fitprime e aver supportato i fondatori nel loro percorso che li ha portati a diventare un campione nazionale del digitale. Il team ha mostrato grande resilienza e spirito imprenditoriale, rafforzando il modello di business nel periodo post covid e affermandosi come principale piattaforma italiana per il corporate welfare. Questo mercato, in costante crescita, si stima possa raggiungere un valore di oltre 75 miliardi nei prossimi anni e la nostra partecipazione in Wellhub, leader globale del settore, apre interessanti scenari per Zest di ulteriori, importanti ritorni”, conclude Gabriele Ronchini, CEO di Zest Investments.

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